Carlo Fondazione GP2 – Fondazione Giovanni Paolo II https://fondazionegiovannipaolo.org – Per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo- Tue, 08 Aug 2023 08:47:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://fondazionegiovannipaolo.org/wp-content/uploads/2022/11/cropped-favicon-32x32.jpg Carlo Fondazione GP2 – Fondazione Giovanni Paolo II https://fondazionegiovannipaolo.org 32 32 Firenze e Gerusalemme: un viaggio immersivo tra le due città per una visione di pace https://fondazionegiovannipaolo.org/firenze-gerusalemme/ Thu, 06 Apr 2023 14:24:31 +0000 https://fondazionegiovannipaolo.org/?p=19419 Una video-installazione immersiva e un palinsesto di appuntamenti realizzati da Comune di Firenze, MUS.E e Commissariato di Terra Santa della Toscana: dalla doppia intervista al Patriarca  di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa e all’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori fino all’incontro su Giorgio La Pira, dal convegno sui 60 anni dell’enciclica di Giovanni XXIII “Pacem in terris” all’approfondimento sul progetto ABF GlobaLAB fino ai parallelismi tra la geografia di Firenze e quella di Gerusalemme e al focus sugli scavi al Santo Sepolcro.

Dal 19 al 28 aprile 2023

Sala D’Arme di Palazzo Vecchio, Firenze

“La città non è un cumulo di casuali pietre ma un insieme organico e funzionale. Ogni città ha una propria anima fatta dalle persone che ne hanno fatto la storia”

Giorgio La Pira

Firenze, 3 aprile 2023 – A un anno dal Florence Mediterranean Mayors’ Forum, il Comune di Firenze, MUS.E e il Commissariato di Terra Santa della Toscana propongono, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, “Firenze e Gerusalemme. Un viaggio immersivo tra le due città per una visione di pace una video-installazione immersiva, a cura di Gugliemo Magagna, che accompagna il visitatore in un viaggio ideale intrecciando storie, identità e sfide della città di Firenze e della città di Gerusalemme, a cui si affianca un ricco palinsesto di eventi tematici organizzati in collaborazione con Fondazione Giorgio La Pira, Andrea Bocelli Foundation Ente Filantropico e Fondazione Giovanni Paolo II

L’installazione site specific – realizzata dal giovane film-maker Guglielmo Magagna sarà fruibile a tutti con accesso gratuito dal 19 al 28 aprile 2023 (la preview è in fissata il 18 aprile alle 17:30) e gli eventi in programma si terranno negli stessi giorni all’interno dello spazio della Sala D’Arme, a Palazzo Vecchio. 

Il primo di questi incontri è fissato per giovedì 20 aprile alle 21 con Giorgio la Pira, tra concretezza e utopia “La città sul monte”. Costruire oggi una comunità che accoglie a cura della Fondazione Giorgio la Pira che vedrà protagonista Mario Primicerio, già Sindaco di Firenze. Giorgio La Pira, nel suo impegno nella politica e nell’amministrazione, ha saputo coniugare lo slancio verso i grandi valori e l’impegno concreto nella soluzione dei problemi, a partire dalle esigenze dei poveri. A 

partire dalla sua testimonianza l’incontro con Mario Primicerio ha lo scopo di riflettere e confrontarsi sul ruolo delle città nella costruzione della pace e nella realizzazione di una società aperta e solidale, capace di dare risposta ai bisogni di tutti, in particolare degli ultimi.

Venerdì 21 aprile alle 16 appuntamento con “ABF Globalab, idee per generale il cambiamento”, a cura di Andrea Bocelli Foundation. L’incontro sarà l’occasione per approfondire i progetti di orientamento scolastico, professionale e vocazionale caratterizzato dall’adozione di una metodologia pratico-esperienziale volta a potenziare e a orientare, nel più ampio e significativo dei sensi, i soggetti coinvolti. In particolare, il progetto “ABF Talent4You” prevede l’attivazione di una Call for Ideas annuale aperta alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e 19 anni. A seguito della selezione delle migliori idee progettuali i partecipanti sono inseriti in un percorso di coaching vocazionale, arricchito con un viaggio formativo in Terra Santa, con la finalità di sviluppare e promuovere l’acquisizione di competenze socio-emotive, non cognitive e trasversali, attraverso la sperimentazione di contesti complessi di relazione.

Il giorno successivo, sabato 22 aprile, alle 10:30 sarà la volta di “La necessità della pace. I sessanta anni della Pacem in terris”. A fare il punto sui sessanta anni trascorsi dalla pubblicazione dell’Enciclica di Papa Giovanni XXIII dedicata alla pace tra i popoli ci saranno – nel corso di un evento promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II, che da venticinque anni opera in Medio Oriente – Andrea Bottinelli, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, Riccardo Burigana, docente alla Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale e lo scrittore Vannino Chiti. 

Quando l’Enciclica Pacem in terris venne diffusa, l’11 aprile 1963, il mondo era in una situazione drammatica. In questi anni abbiamo assistito a guerre in ogni angolo del mondo, dalla Siria allo Yemen, dalla Libia all’Iraq, dall’Afganistan all’Ucraina. Guerre che hanno distrutto intere città, costretto alla fuga i loro abitanti, tramutando in profughi milioni di uomini, donne e bambini colpevoli soltanto di abitare nella città sbagliata. Di fronte a questa guerra mondiale non dichiarata, come ha detto Papa Francesco, “ciascuno di noi cosa può fare”? La Fondazione Giovanni Paolo II intende così contribuire all’affermarsi di una cultura di pace e di dialogo che parta dalle scelte di ciascuno.

Mercoledi 26 aprile, a partire dalle 18, Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, modererà l’incontro, dal titolo emblematico “Visioni di pace nella città plurale”, tra il S.B. Mons. Pierbattista Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei Latini e S.E. Card. Giuseppe Betori Arcivescovo Metropolita di Firenze. Scopo dell’appuntamento sarà quello di offrire esperienze e suggestioni riguardo alle sfide che le comunità di Firenze e Gerusalemme affrontano in un contesto sempre più differenziato e ricco di contrasti, che talvolta tendono a creare conflitti. Il 28 aprile alle 17, sarà Valentina Zucchi di MUS.E a moderare il focus “Firenze: la nuova Gerusalemme. I luoghi, le opere che raccontano legami tra la Città Santa e la geografia sacra della città di Firenze”, un percorso ideale che attraversa mille anni di storia per tessere i fili che collegano Firenze con la Città Santa dal punto di vista storico e artistico insieme a Isabella Gagliardi, docente di Storia del cristianesimo e delle chiese dell’Università degli studi di Firenze e grande studiosa dei rapporti tra le due città, ed Elena Gurrieri, responsabile della Biblioteca del Seminario Arcivescovile Maggiore di Firenze, dove è custodito il prezioso Codice Rustici, diario di viaggio dell’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici alla volta di Gerusalemme. 

Chiude il programma “Gli scavi al Santo Sepolcro: rileggere la storia e costruire relazioni”, il 29 aprile alle 17, incontro eccezionalmente ospitato dal Museo Marino Marini, dove si trova, all’interno della Cappella Rucellai, il sacello del Santo Sepolcro. Dei lavori di scavo a Gerusalemme parleranno per l’occasione la professoressa Francesca Romana Stasolla dell’Università La Sapienza di Roma, fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, Grazia Tucci, docente dell’Università degli studi di Firenze, moderati da Giuseppe Caffulli di Fondazione Terra Santa.

A completare il progetto, sono proposte due attività, la prima – L’anima della città – è un workshop a cura della Fondazione Giorgio La Pira pensato per le scuole secondarie di secondo grado durate il quale, dopo la fruizione della video-installazione di Guglielmo Magagna, sarà proposto un approfondimento sulla figura di Giorgio La Pira (1904-1977), sul suo impegno civico e politico e su quanto dialogo, costituissero elementi fondanti del suo pensiero e della sua azione. Grazie a una serie di attività di gruppo sarà quindi possibile conoscere meglio la sua visione e riflettere su come a propria volta, nella nostra contemporaneità, costruire la nostra idea di città ed esserne parte attiva. (19-20-21-26-27-28 aprile ore 9:45; Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria:  fondazionelapira@gmail.com – tel. 055-284542). 

La seconda attività, a cura di MUS.E, dal titolo Firenze, la nuova Gerusalemme, è invece un percorso in città per le scuole secondarie di primo e secondo grado (19-20-21-26-27-28 alle 9.30 e alle 11) e per adulti (22-23 aprile alle 10 e alle 11.30) che consente di approfondire la molteplicità di legami tra Firenze e Gerusalemme e di apprezzare alcune evidenze artistiche e architettoniche di particolare rilievo e bellezza, entro una visione permeata di spiritualità e di idealità (Prenotazione obbligatoria: per gli adulti: info@musefirenze.it 055-2768224; per le scuole: didattica@musefirenze.it 055-2616788).

Tutti gli incontri sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

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Donazioni per l’emergenza terremoto in Anatolia e ad Aleppo https://fondazionegiovannipaolo.org/terremoto-aleppo/ Tue, 07 Feb 2023 16:42:17 +0000 https://fondazionegiovannipaolo.org/?p=19403

La Fondazione Giovanni Paolo II chiede aiuto per i terremotati della Turchia e della Siria.

Il terremoto che ha distrutto vaste zone della Turchia e della Siria ha costretto numerose persone a fuggire dalle loro case e a rimanere senza accesso a beni e servizi. Nelle regioni colpite al momento le temperature sono molto basse e manca il cibo. In particolare, la città di Aleppo, provata da oltre dodici anni di guerra, è allo stremo delle forze.

La comunità internazionale sta già aiutando le persone colpite dal sisma. Anche la Fondazione Giovanni Paolo II è vicina alle persone terremotate e collabora da anni nei territori colpiti. In Anatolia, dove opera il vescovo fiorentino padre Paolo Bizzetti e nella città di Aleppo, dove i francescani sono presenti da oltre otto secoli, tramite padre Firas Lutfi, responsabile per la Custodia di Terra Santa di quell’area.
Sia il vescovo Bizzeti che padre Lutfi sono conosciuti nella nostra città e nella nostra regione per alcuni progetti che lì abbiamo realizzato.
In Turchia, nella regione dell’Anatolia, abbiamo con il vescovo Paolo Bizzeti aiutato la Caritas diocesana e la parrocchia di Iskenderun. In Siria, con padre Firas Lutfi, nella città di Aleppo, abbiamo fatto progetti per aiutare i bambini e le bambine che avevano subito traumi causati dalla guerra, insieme al Meyer, all’ARCI e alla Fondazione Il Cuore si scioglie.

I versamenti possono essere fatti utilizzando: Banco BPM – Filiale di Firenze – Conto nr. 160407 – IBAN: IT30D0503402800000000160407 specificando nella causale
“terremoto in Siria e Anatolia”.

Oppure cliccando

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Candidati al servizio civile 2023 https://fondazionegiovannipaolo.org/servizio-civile/ Fri, 20 Jan 2023 11:43:40 +0000 https://fondazionegiovannipaolo.org/?p=19390 Il servizio civile offre la possibilità a 4 volontari di lavorare per la Fondazione in Italia e Libano. Per effettuare la candidatura visita il sito dedicato.

I progetti SCU FOCSIV a bando agiscono in diversi settori e ambiti di attività, da quello educativo allo sviluppo sostenibile, dallo sviluppo sanitario alla tutela dei soggetti fragili, dallo sviluppo rurale alla promozione dei diritti umani e oltre.

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Nella sezione come candidarsi si trovano tutte le informazioni utili alla candidatura e per qualsiasi dubbio o orientamento i giovani possono contattare gli enti promotori dei progetti o l’Ufficio Formazione, Volontariato e Servizio Civile FOCSIV è a disposizione all’indirizzo serviziocivile@focsiv.it e al numero 06 – 6877796.

Il Servizio civile è #UnaSceltadiValore, un’esperienza di crescita, una scelta di partecipazione attiva e cittadinanza globale. A 50 anni dalla legge sull’Obiezione di Coscienza, si conferma uno strumento di promozione della pace in Italia e all’estero, che previene, abita e trasforma in modo nonviolento i conflitti, che promuove i Diritti Umani e il benessere per le comunità, come testimoniano i volontari nei loro racconti.

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Lettera di Natale 2022 del Presidente https://fondazionegiovannipaolo.org/lettera-presidente/ Wed, 21 Dec 2022 11:51:05 +0000 https://fondazionegiovannipaolo.org/?p=19370 La lettera di auguri del Presidente Andrea Bottinelli rivolta a tutti coloro che contribuiscono alla promozione dei valori e del lavoro della Fondazione.

Si è da poco conclusa la Mostra “Bethlehem Reborn”, scenario ideale che ci ha permesso di raccontare la Fondazione per quindici giorni con una narrazione rapsodica, dai temi di attualità economica e culturale fino ai più impegnativi di carattere sociale-religioso con il piacevole contrappunto folk italo-palestinese e la dolcezza delle favole recitate ai bambini, che credo abbia colpito l’interesse se non la curiosità di molti amici e visitatori.
Sono certo che non sia sfuggito ad alcuno come gli eventi “Comitato Scientifico”, “Giornata della Fondazione”, “Consiglio Giovani del Mediterraneo”, raccolti nelle splendide sale del Museo degli Innocenti con la partecipazione di autorevoli rappresentanze della diplomazia araba e palestinese, delle alte cariche ecclesiali, della cultura, della politica e della Città di Firenze, abbiano avuto un forte rilievo mediatico ed emotivo.
Tutta la Fondazione – ai diversi livelli e con la disponibilità consentita dalle attività quotidiane – è riuscita a rappresentare sé stessa ed il suo mondo; il manifesto che dedica a tutti coloro che con la vicinanza e l’aiuto materiale dicono: “andate avanti!”. Per questo il nostro grazie non sarà mai abbastanza.

Nel tempio di Wall Street dove la ricchezza incalza sé stessa incitandosi con impulsi alfanumerici che compaiono e scompaiono vertiginosamente sui monitor dei trader circola un famoso aforisma – poi utilizzato anche da alcuni sapienti della economia – ovvero: “quando la marea sale fa salire tutte le barche.”
Possiamo allora – parafrasando – sostenere che se la nostra marea: ascolto, attenzione, abnegazione, affetto, applicazione, capacità, competenza, compassione, consapevolezza, conoscenza, condivisione, correttezza, cura, diligenza, efficienza, entusiasmo, interazione, integrazione, impegno, interesse, indipendenza, operosità, pazienza, premura, prudenza, riguardo, riflessione, solerzia, sostegno, sollecitudine, studio, trasparenza, zelo, salirà in qualità e quantità allora anche i più fragili e vulnerabili potranno ottenere dal nostro lavoro la spinta per rialzarsi dalla loro disperazione?
Ed ancora, chiedo a me stesso e a tutti noi, dov’è il luogo o “il non luogo” che ammette l’affermazione che ho rischiato appena sopra, quando invece la realtà ci presenta milioni di poveri, milioni di profughi da guerre e da povertà assolute, milioni di solitudini e distruzioni ambientali diffuse? E poi – continuando – le nostre e le altre infinite iniziative solidali sono esempi ed azioni convincenti a sfidare lo scetticismo di chi le ritiene velleitarie? Provo a rispondermi: il luogo esiste! È il libro dov’è scritto il nostro bilancio sociale. Proviamo ad eliminare segni, grafici e tabelle. Proviamo a mescolare verbi e sostantivi. Sfidiamo grammatica e sintassi e mettiamo in circolo i numeri come quando giocano i bambini. Allora quelle lettere che danzano, quei punti, virgole, accenti diventano donne, uomini, bambine e bambini che non si sentono più soli; quei termini resi liberi dalle regole linguistiche sono diventati linguaggio ed i numeri non sono aritmetica ma sorrisi, strette di mano, abbracci. Infine, per sfidare gli scettici mi faccio soccorrere dal pensiero del Padre Balducci quando scrive “credere significa essere certi che si avvererà ciò che per la logica precostituita non potrà mai avverarsi!”.

Su questo percorso, forse non proprio ispirati da teologi, da fedi o da desideri filantropici, si sono incamminati due studiosi che mi sembra interessante presentare: William Crouch e Toby Ord.
Insieme hanno co-fondato l’organizzazione “Giving What We Can” per incoraggiare le persone a impegnarsi a donare il 10% delle loro entrate a Enti di beneficenza accreditati, oltre al “Center for Effective Altruism” che potremmo definire come l’obbiettivo di massimizzare l’impatto delle donazioni di beneficenza. Nella concezione classica di donazione si pensa al denaro, ai beni, alle risorse, meno si pensa al tempo. Sostengono che molti dei modi in cui le persone pensano di fare del bene ottengono ben poco, ma che applicando dati empirici ed altri ragionamenti scientifici ai sistemi normalmente definibili sentimentali si possono ottenere risultati con un impatto positivo molto più esteso. Tutto questo sarebbe puro esercizio intellettuale se non potessimo riconoscervi anche il cuore, le mani, l’anima.

Mario Luzi scrive la poesia “Natale” da cui estraggo l’annuncio dell’incarnazione che dice a tutti noi: Lui è venuto sulla Terra per dare maggiore forza agli uomini e per mezzo di Lui il mondo acquista nuovo vigore e, tramite Lui, la nuova Creazione ricomincia.

Che pena, che fatica
sciogliersi dal tempo
intemporale da cui viene
e inoltrarsi in questo,
presente, in questo luogo che lo tiene…
Il remoto nell’approssimarsi
scade, l’incognito
nel divenire noto
perde incanto, duole,
però non lo dismaga,
smaglia via via
di nuova meraviglia
il mondo tutto intorno
al suo giaciglio – e incombe,
ahi, un buio sopra di lui,
un’opacità,
eppure non vacilla.

È tempo di auguri.
A tutti voi che lavorate, aiutate e credete nelle opere della Fondazione; a tutte le persone che sono a voi vicine, che amate e da cui siete amati: BUON NATALE!!

Presidente Andrea Bottinelli

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