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Fondazione Giovanni Paolo II / Magazine (Page 4)

Stefano Zecchi: Fiorentino, politico, scrittore e giornalista ha vissuto sempre a Firenze. Il suo impegno, negli ultimi anni è rivolto a far conoscere scrittori e libri, attraverso presentazioni mai banali e sempre molto partecipate e a interviste, qui pubblichiamo un suo colloquio con il cardinale Matteo Zuppi, che stanno svolgendo incarichi di primo piano nel panorama politico, culturale, ecclesiale in Italia. Il cardinale Matteo Zuppi parla di della ricerca della pace «Cerchiamo quello che unisce per risolvere quello che divide. Preparare il dialogo è quasi più importante del dialogo stesso, un po’ come creare il sistema che poi può permettere di trovare la soluzione». Nella sua Bologna abbiamo incontrato il cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Cei, che nonostante i suoi innumerevoli impegni ci ha accolto con il suo stile fraterno, disponibile, uno stile che ci trasmette credibilità e speranza. Con lui abbiamo affrontato alcuni temi di stretta attualità. Vescovo Matteo, quest’anno è stato...

Firenze, 19 ottobre 2023 La Fondazione Giovanni Paolo II, che da oltre venticinque anni opera con progetti di cooperazione e di pace in molti Paesi del Medio Oriente, aderisce all’appello di padre Bernardo Gianni. Ieri sera la gioventù francescana, guidata da fra Matteo Brena, ha invitato alla preghiera nella Chiesa di San Salvatore al Monte alle Croci, e molti hanno risposto. Lunedì è padre Bernardo che ci chiede di salire ancora il «monte della pace», insieme in silenzio per chiedere la pace.Noi facciamo nostre le parole di padre Bernardo. «Vi invito dunque, in queste ore oscure di angoscia, di smarrimento e di motivate preoccupazioni per il futuro non solo di quella o di quell’altra regione del nostro pianeta, ma per l’avvenire dell’intera famiglia umana, ad affrontare lunedì sera la salita che conduce a questo monte: non avremo parole da pronunciare, slogan da gridare, vessilli da esibire: i nostri volti, i nostri...

Man mano che il catastrofico bilancio di vittime e distruzioni provocate dall’attacco di Hamas si aggrava, si capisce quanta ragione abbiano avuto le autorità di Israele nel parlare subito di «guerra». Ci sarà modo di capire come i preparativi di questa guerra siano potuti sfuggire alle spie e all’intelligence dello Stato ebraico e dell’Egitto, oltre che ai satelliti Usa. Conoscendo gli israeliani, le inchieste arriveranno e non guarderanno in faccia a nessuno. Forse nemmeno in quella di Itamar Ben Gvir, l’ultra nazionalista (eufemismo) ministro della Sicurezza nazionale, ossessionato dall’idea di proteggere gli insediamenti ebraici in Cisgiordania, sua base elettorale, forse fino al punto da sguarnire il confine con Gaza. Ma ciò che per noi conta, ora, è capire chi l’ha dichiarata e perché. Hamas, certo. Ma Mohammed Deif, il capo militare di Hamas, non è un novello Von Clausewitz. Il regista che ha fornito i mezzi, suggerito le tattiche, ispirato le...

La Fondazione Giovanni Paolo II, profondamente allarmata dalle notizie ed immagini di straordinaria violenza provenienti da Palestina e Israele, condanna ogni atto che vede nell’annientamento della vita umana la risposta alle proprie ragioni. L’escalation di violenza, vendette e odio nei confronti di uomini e donne, anziani e bambini ci preoccupa fortemente. Ulteriore apprensione è dovuta alla presenza di numerosi cooperanti e colleghi in loco, dei bambini e del personale dell’Istituto Effetà di Betlemme e di tutti i beneficiari dei nostri progetti. Insieme all’auspicio che la situazione si risolva quanto prima promettiamo lo sforzo ed impegno ad assistere il nostro personale ancora presente sul territorio. In 25 anni di presenza in quella regione abbiamo sperimentato come il dialogo, la comprensione reciproca e il rispetto per le diversità possano aprire la strada a una coesistenza pacifica e prospera per tutte le comunità che chiamano questa terra “casa”. In queste ore in cui l’odio e la...

L’opinione pubblica è rimasta sconcertata dai mutamenti rapidi della politica nazionale ed europea in tema di accoglienza ai migranti. Dagli arrivi sorvegliati in seguito agli accordi per l’operazione europea Sophia, al regime più rigido e razionale del governo Gentiloni, ispirato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, alla chiusura quasi totale dei porti del governo gialloverde, per iniziative di Matteo Salvini, alla situazione attuale di arrivi incontrollati. Il guaio è che non esiste una legislazione europea omogenea che regoli il tema dell’immigrazione, anche se, negli ultimi due anni, sulla spinta dei Paesi mediterranei, l’Europa sta cercando faticosamente di creare un sistema d’accoglienza e integrazione che risponda ai principi della legislazione internazionale e a quelli dei Trattati. Ma, finora, con scarso successo, vista l’opposizione di molti Stati membri, in particolare della Germania e dei suoi satelliti e di alcuni Paesi dell’Est. Il tema è adesso all’ordine del giorno per gli arrivi incessanti di migranti...

Nel mese di settembre viene celebrata in tutto il mondo la Settimana Internazionale delle Persone Sorde. «Un mondo dove le persone sorde possano usare la propria lingua dei segni ovunque!» è il tema scelto per quest’anno che ci accompagnerà dal 18 al 24 settembre. Nel mondo le lingue dei segni sono circa 300, e gli Stati molto lentamente le hanno riconosciute e fatte proprie. In Europa, ha iniziato nel 1997 il Portogallo, mentre l’Italia riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST) con una legge solo dal 2021. Nel 2017 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha scelto il 23 settembre come giorno per ricordare, riconoscere e promuovere le lingue dei segni. Quest’anno, in Italia, la manifestazione nazionale e un convegno di tre giorni, si svolgerà a Palermo. Uno degli obiettivi che dobbiamo porci è quindi il bilinguismo, qualcosa è stato fatto: ma è troppo...

Settembre rappresenta in tutta Italia il momento del ritorno a scuola. 7 milioni di persone tra bambini, bambine, ragazzi e ragazze in queste ore stanno preparando gli zaini per il primo giorno di lezioni, pronti a varcare di nuovo o per la prima volta il portone scolastico. Da sempre questi sono giorni carichi di emozioni diverse e contrastanti: c’è l’emozione di un nuovo inizio, ma anche la tristezza per un’estate emozionante che è oramai finita, la voglia di scoprire cosa avrà in serbo per noi l’anno scolastico e allo stesso tempo la paura che qualcosa possa andare storto. C’è chi attende con entusiasmo questa giornata e chi vorrebbe che non arrivasse mai: la sveglia che torna a suonare all’alba, i compiti da fare e verifiche e interrogazioni da superare. Da giovani, infatti, spesso si fatica a comprendere l’importanza della scuola e quanto le nozioni che qui impariamo possono essere utili nel...

In data 21 luglio 2023 la Fondazione Giovanni Paolo II ha ricevuto lo status di Organizzazione Internazionale Validata da “CAF International Global Charity Database”. Charities Aid Foundation America  è una organizzazione che permette ad aziende, associazioni e cittadini statunitensi di effettuare donazioni in favore di organizzazioni in tutto il mondo, garantendo loro da un lato di ottenere una detrazione fiscale e dall’altro la solidità e la trasparenza delle charities da loro accreditate. CAF America ha effettuato tutto l’esaustivo iter di verifica e revisione dell’organigramma, della mission, dello stato finanziario e del business plan della Fondazione Giovanni Paolo II, riconoscendola idonea ad essere inserita nel proprio database. La Fondazione Giovanni Paolo II potrà da ora in poi ricevere donazioni da parte di donatori statunitensi per tramite di CAF America. Un traguardo importantissimo per continuare a migliorare le condizioni di vita delle persone più fragili in Medio Oriente, in Italia e ovunque nel mondo. ...

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