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Fatima al masaed, Passione e impegno coltivando l’aloe vera

La Fondazione Giovanni Paolo II ha introdotto la filiera dell’aloe vera in Giordania. L’aloe vera esiste in Medioriente da tempo immemore, basti pensare che viene menzionata tra i prodotti di bellezza usati da Cleopatra, e pare fossero noti i suoi benefici già all’epoca dei Nabatei; tuttavia, non era mai stata trattata come una catena di valori, con la potenzialità di portare sostanziali miglioramenti nell’economia rurale del Paese.

Dalla primavera 2018 quando ha piantato le prime unità presso la Cooperativa Ghor Madsous, nella Valle del Giordano, sino ad oggi fine primavera 2021, epoca in cui sono coinvolte nel progetto 17 realtà produttive sparse per tutto il territorio giordano.

Sono state piantate circa 40.000 piante, le quali si sono adattate al territorio e per poi prolificare in polloni che possono essere piantati a loro volta, estendendo cosi le parcelle.

E’ stata realizzata anche un’unità di processamento dove dalle foglie si può estrarre il prezioso gel, ingrediente di vari prodotti cosmetici richiesti nel mercato internazionale; lo stesso gel è altrettanto richiesto nel campo nutraceutico e farmaceutico.

Fatima, 54 anni, anche nota col nome di Umm Fares (madre di Fares) vive al confine con la Siria, nel Governatorato di Mafraq, zona tipicamente beduina; anni addietro, Fatima, spinta dal desiderio di migliorare la vita del suo primogenito, aveva messo su una piccola associazione di villaggio, con l’intento di facilitare attività ricreative e formative per i ragazzi con ritardo cognitivo. Umm Fares non ha esitato un solo istante a integrare il progetto aloe; nell’ottobre 2018 la Fondazione ha piantato assieme a lei, nella sua parcellina di 250 m2, 250 piante.

Le piante son venute su forti ed alte; attraverso formazioni organizzate ad hoc.

Abbiamo insegnato alle donne dell’aloe vera le tecniche di trasformazione, per processare le foglie e realizzare prodotti galenici (sapone, gel, creme, dentifricio, olio per capelli) anche in assenza di laboratori di trasformazione.

Fatima si è rimboccata le maniche ed oggi produce 7 diversi prodotti a base di aloe vera, che vende nei mercati rionali ed estende il suo mercato attraverso il passaparola delle sue clienti, molto soddisfatte della qualità dei suoi prodotti.

Questo è solo un esempio di come può diventare armonico il risultato in un progetto di sviluppo quando chi implementa un progetto si imbatte in un beneficiario volenteroso e dinamico.

Per rivedere il video di Fatima: https://www.youtube.com/watch?v=1pQwfHKPaUs

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