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Nidal Salameh, direttore del Centro medico Al Saqada di Betlemme

Mostra fotografica Volti del Mediterraneo

Nidal Salameh, direttore del Centro medico Al Saqada di Betlemme.

A poche centinaia di metri dal caos del suq di Betlemme, dai colori accesi dei tappeti e l’odore pungente delle spezie, in una palazzina a tre piani un gruppo di medici, paramedici e infermieri si prende cura delle famiglie più povere della città e del distretto. Si chiama Centro medico Al Saqada questo progetto nato nel 2000 su iniziativa di due amici, entrambi prigionieri politici in una cella israeliana all’inizio degli anni Novanta.

Al Centro medico Al Sadaqa si avvicendano cinquanta persone, tra medici, infermieri e paramedici. Diciotto gli specialisti, dal ginecologo al dentista, dal cardiologo all’urologo, dall’otorino all’ortopedico. Ogni mese vedono dai 5 mila agli 8 mila pazienti, cristiani e musulmani, della città di Betlemme e dei villaggi contadini circostanti. L’Autorità Nazionale Palestinese, a corto di fondi, non riesce a fornire sostegno ai malati: il centro Al Sadaqa, nel suo piccolo, prova a coprire almeno un’infinitesimale parte del gap.

Alessandro Bartolini

Nato a Poppi, Arezzo, nel 1966, è ingegnere civile di professione e fotografo di passione. Nel 2005 organizza la sua mostra fotografica d’esordio incentrata sulla realtà dei cittadini palestinesi. Viaggiatore e ingegnere, Alessandro ha saputo coniugare con creatività la sua formazione tecnica con la passione per la fotografia.

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