{"id":18669,"date":"2022-11-11T19:32:27","date_gmt":"2022-11-11T18:32:27","guid":{"rendered":"https:\/\/fondazione.urbanstudiosdemo.com\/?p=18669"},"modified":"2022-11-11T19:32:39","modified_gmt":"2022-11-11T18:32:39","slug":"milad-e-mustafa-giovani-cristiani-e-musulmani-insieme-per-un-nuovo-iraq","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/fondazionegiovannipaolo.org\/milad-e-mustafa-giovani-cristiani-e-musulmani-insieme-per-un-nuovo-iraq\/","title":{"rendered":"Milad e Mustafa: giovani cristiani e musulmani insieme per un nuovo Iraq"},"content":{"rendered":"

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Milad \u00e8 un 20enne musicista di fede cristiana che sogna di diventare un cantante professionista; sta frequentando a Baghdad una delle poche scuole musicali presenti in Iraq. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

\u00c8 nato nella capitale, ma la famiglia \u00e8 originaria di un piccolo villaggio situato a met\u00e0 tra Baghdad e Erbil. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Vive con la sua famiglia e ha 3 fratelli e 1 sorella. Mustafa, invece, \u00e8 un 20enne di fede islamica che vive con sua madre a Baghdad, mentre il suo unico fratello vive con la sua famiglia. Ha abbandonato piuttosto presto la scuola secondaria per andare a lavorare in un negozio che ripara telefoni per aiutare la madre a sopravvivere durante la crisi finanziaria che attanaglia ormai da tempo il paese. Tuttavia, dopo qualche anno, ha voluto fortemente ritornare sui banchi perch\u00e9 lui, un giorno, si vede nel mondo del marketing e quindi, finite le superiori, sogna di essere ammesso all\u2019universit\u00e0 di economia e marketing a Baghdad. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Sia Milad che Mustafa conoscevano gi\u00e0 Caritas Iraq e la ottima reputazione che ha nel cercare di aiutare le persone bisognose, compresi i giovani disoccupati o in difficolt\u00e0 e sono stati tra i primi a rispondere positivamente alla domanda di partecipazione ai corsi professionali da parte dei volontari di Caritas. Tuttavia, all\u2019inizio non sapevano bene cosa aspettarsi dal corso, non volevano farsi troppe illusioni e non erano certi che il training potesse dare loro quel qualcosa in pi\u00f9 di cui avevano proprio bisogno. Per\u00f2, dopo le prime due lezioni, hanno subito capito che questo corso poteva veramente significare tanto per loro, perch\u00e9 \u201cin Iraq in questo momento, soprattutto se sei un giovane come noi, devi essere multitasking se vuoi sopravvivere, devi sempre migliorarti e ampliare le tue conoscenze se vuoi avere successo, quindi questo corso sicuramente ci potr\u00e0 facilitare la vita!\u201d affermano entrambi. Inoltre, non nascondono che avere la possibilit\u00e0 di essere scelti tra i 2 partecipanti che riceveranno degli strumenti e del materiale alla fine del corso \u00e8 un incentivo non da poco, soprattutto per due ragazzi determinati come loro. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Milad non sapeva quasi nulla di falegnameria, ma durante tutto il corso \u00e8 stato uno di quelli che ci ha messo pi\u00f9 impegno e partecipazione. Sebbene il suo obiettivo principale nella vita sia quello di diventare un cantante professionista, sa perfettamente che incontrer\u00e0 molte difficolt\u00e0 in questo percorso e quindi avere una fonte di reddito iniziale lo aiuterebbe molto. \u201cGrazie a ci\u00f2 che ho imparato nel training potr\u00f2 ad esempio costruire degli oggetti in legno per la casa, senza dove spendere un patrimonio in negozio\u201d dice Milad. Infine, pensa fermamente che assieme alla sua carriera di cantante, aprire un piccolo negozio tutto suo per vendere i suoi oggetti, significherebbe un ulteriore reddito che sicuramente porterebbe benefici alla sua famiglia. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Mustafa, invece, conosceva gi\u00e0 le basi della falegnameria perch\u00e9 alcuni cugini fanno i falegnami e talvolta lui li aiuta, ma, afferma, \u201cgrazie al corso organizzato da Caritas Iraq e dalla Fondazione Giovanni Paolo II ho acquisito molte nuove competenze in materia che potr\u00f2 mostrare e insegnare ai miei cugini che potranno beneficiare della mia esperienza\u201d afferma orgogliosamente. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Alla fine della chiacchierata, quando passiamo a discutere sul futuro dell\u2019Iraq e dei giovani, Milad diventa triste. Vede ancora troppi ostacoli da superare, come la corruzione dilagante o le continue brutali uccisioni di giovani attivisti. Dice che \u201cI politici non ci danno molta speranza, mentre questo corso ci ha dato di pi\u00f9 che i governi che si sono susseguiti negli ultimi 20 anni!\u201d. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Mustafa, invece, \u00e8 pi\u00f9 positivo; pensa che in 10 anni l\u2019Iraq, grazie alla nuova generazione di cui entrambi fanno parte, potr\u00e0 raggiungere risultati importanti. Inoltre, vede una situazione in continuo, seppur minimo, miglioramento rispetto a qualche anno fa. Tuttavia, sottolinea che \u201cse noi [la nuova generazione] non riusciremo a guidare questa transizione verso un nuovo Iraq, la vecchia politica non cambier\u00e0 nulla, lascer\u00e0 tutto come \u00e8 adesso per questo acquisire nuove competenze e conoscenze \u00e8 vitale per noi giovani!\u201d. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Infine, entrambi sottolineano come \u201cla convivenza pacifica tra culture, religioni, etnie, minoranze \u00e8 decisiva per sperare in un futuro migliore, perch\u00e9 il settarismo in Iraq ha gi\u00e0 fatto molti, troppi danni e noi siamo veramente stufi di tutto ci\u00f2! Ma non ci fermiamo, continueremo a combattere per provare a migliorare il futuro nostro e di questo paese\u201d.<\/span><\/span> <\/span><\/span><\/span><\/p>\n

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