{"id":18714,"date":"2022-11-11T19:44:29","date_gmt":"2022-11-11T18:44:29","guid":{"rendered":"https:\/\/fondazione.urbanstudiosdemo.com\/?p=18714"},"modified":"2022-11-11T19:44:40","modified_gmt":"2022-11-11T18:44:40","slug":"bambini-e-donne-le-prime-vittime","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/fondazionegiovannipaolo.org\/bambini-e-donne-le-prime-vittime\/","title":{"rendered":"Bambini e donne, le prime vittime"},"content":{"rendered":"

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VAI ALL’INDICE<\/a><\/p>\n

Il progetto per i bambini e le bambine che la Fondazione Giovanni Paolo II porta avanti dal 2019 ad Aleppo insieme ai francescani riguarda l\u2019aiuto al superamento dei traumi della guerra e si chiama \u00abarte terapeutica\u00bb. Grazie all\u2019impegno dei religiosi della Custodia di Terra Santa, sono stati individuati percorsi di aiuto ai bambini, alle donne, ai chi porta dentro di s\u00e9 le angosce del lunghissimo conflitto. La proposta di formazione per psicologi si situa nella prospettiva della protezione dei bambini, come gruppo, insieme alle donne, maggiormente vulnerabili in situazioni di crisi e di emergenza. In questi casi, infatti, i sistemi di appartenenza sociale come la famiglia, la scuola, la comunit\u00e0, sono fortemente messi in crisi nella loro capacita\u0300 di rappresentare un luogo sicuro, diventando spesso, in risposta allo stress vissuto, luogo di violenza fisica, psicologica, emotiva, di sfruttamento lavorativo e sessuale. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Diventa cosi\u0300 importare lavorare per ricreare nel contesto di vita dei bambini una normalit\u00e0 e un luogo sicuro in cui possano riprendere a vivere le esperienze tipiche della loro et\u00e0, tornando protagonisti attivi della loro vita. Diventa cruciale sostenere e rafforzare i fattori di protezione individuali e sociali per prevenire la violenza e l\u2019abuso nelle sue varie forme. Il progetto, nel Convento di San Domenico ad Aleppo, \u00e8 iniziato appena la citt\u00e0 \u00e8 stata liberata, dicembre 2018, e prosegue grazie al lavoro di decine di volontari aleppini che mettono al servizio dei bambini le loro professionalit\u00e0: dalla musica alla pittura, dal teatro alla danza, dallo sport a percorsi individuali di recupero. I giovani di Aleppo sono bravi, specializzati e hanno molta voglia di aiutare i pi\u00f9 piccoli in questo momento difficile della loro vita. Un bambino che oggi ha dieci\/dodici anni ha vissuto di traumi per i suoi primi otto anni. Il lavoro \u00e8 enorme, i bambini sono decine di migliaia, le donne sole e in difficolt\u00e0 non si contano. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Ad Aleppo, dopo la guerra, sono rimasti solo bambine e donne sole. Gli uomini sono pochissimi. C\u2019\u00e8 anche un altro progetto, sempre ad Aleppo, chiamato \u00abun nome e un futuro\u00bb per i bambini orfani dei genitori. \u00a0Il contributo che ciascuno di noi potr\u00e0 donare NON servir\u00e0 per costruire o ricostruire conventi e strutture, ma per aiutare a ricostruire i pi\u00f9 piccoli e le donne, che con la guerra, hanno perso tutto. <\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Come posso contribuire? In tanti modi: andando sul sito della Fondazione Giovanni Paolo II dove sono descritti tutti i progetti sulla Siria e facendo una donazione; restando in contatto con la Fondazione Giovanni Paolo II per avere ulteriori notizie e informazioni; chiedendo notizie direttamente alla Custodia di Terra Santa.<\/span><\/span><\/span><\/span><\/p>\n

Renato Burigana<\/span><\/span><\/b><\/span><\/span><\/p>\n

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