La Fondazione Giovanni Paolo II, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico della Toscana e la Fondazione la Pira ha promosso il progetto educativo “Voglia di Futuro”, focalizzato sulla solidarietà. La proposta è stata articolata in quattro macro-aree: la solidarietà nella vita quotidiana giovanile, la sfida ambientale, gli interventi della Fondazione Giovanni Paolo II nel campo della solidarietà, della cooperazione e dello sviluppo e la solidarietà secondo la Costituzione e i documenti internazionali. Lo scopo del progetto è sviluppare la solidarietà come fonte di integrazione, promuovendo altruismo, amicizia e condivisione tra i giovani.

Gli studenti delle scuole  secondarie appartenenti a sei Istituti delle province di Firenze e Arezzo hanno prodotto 15 progetti sulla solidarietà. I beneficiari del progetto sono stati  sia gli studenti che  i docenti. Gli studenti hanno fatto approfondimenti in classe, si sono confrontati, incontrando anche operatori delle due Fondazioni, visitando centri di accoglienza e tramite percorsi di P.C.T.O. Gli studenti hanno sviluppato competenze sociali, organizzative, logiche, linguistiche, tecnologiche e imprenditoriali.

Gli insegnanti, hanno ricevuto dieci ore di formazione in presenza con esperti e responsabili della Fondazione Giovanni Paolo II nei mesi di ottobre e novembre 2023. Gli insegnanti sono stati 45 e i corsi si sono svolti sia a Firenze presso la sede dell’ufficio scolastico della Toscana che a San Giovanni V.no presso i Licei “ Giovanni da San Giovanni”.

Da Firenze, luogo naturale dell’incontro e del dialogo, nasce la proposta della Chiesa Italiana della costituzione di un Consiglio dei giovani del Mediterraneo –35 ragazzi provenienti da 18 paesi paesi diversi – nella prospettiva di una convivenza possibile tra i popoli fondata sulla fraternità.

Il progetto ha come protagonisti i giovani, che rappresentano il futuro delle comunità ecclesiali mediterranee, coinvolgendoli direttamente in maniera attiva e responsabile.
È un segno concreto che la Chiesa Cattolica del Mediterraneo, nelle sue varie articolazioni, propone guardando al futuro attraverso gli occhi e le menti di coloro che saranno le donne e gli uomini del domani e che andranno poi a costituire le varie società e comunità ecclesiali mediterranee.

Lo scopo del progetto:

La creazione di relazioni fraterne mediante la costruzione di “ponti” di dialogo, unità e pace tra popoli e culture diverse. Questo, attraverso la cura della dimensione spirituale, l’amore alla Chiesa ed il rafforzamento dell’azione pastorale davanti alle sfide odierne.

Scopo del progetto:

-Rafforzare l’integrazione sociale di persone che vivono in condizioni di marginalità attraverso la realizzazione di servizi di sostegno abitativo e di orientamento lavorativo volti a favorire politiche di inclusione attiva.

-Garantire a persone in difficoltà economica nei territori del Valdarno Aretino e di Rignano il diritto alla casa e un sostegno nella ricerca lavorativa attraverso l’implementazione della rete di realtà che cooperano nell’erogazione di servizi di inclusione sociale, la strutturazione di un modello di lavoro innovativo tra enti pubblici e privati e la sensibilizzazione di tutta la comunità.

Attività:

-Attivazione dello sportello e presa in carico dei soggetti segnalati in difficoltà abitativa

-Rafforzamento dell’intervento sulla comunità ospitante, al fine di creare un ambiente maggiormente inclusivo.

-Rafforzamento dello sportello di orientamento al lavoro.

-Matching tra le aziende del territorio e i beneficiari dello sportello di orientamento al lavoro.

-Attivato un servizio di tutoraggio aziendale.

-Realizzazione di un coordinamento operativo volto a rafforzare la rete degli Enti coinvolti e a individuarne di nuovi.

-Realizzazione di una campagna informativa sul territorio, organizzata dai giovani con modalità di comunicazione innovativa e rivolta a cittadini e aziende del territorio.

-Realizzazione di eventi di promozione del progetto e di sensibilizzazione della comunità.

Progetti complementari della macro strategia di accoglienza in Italia

Il progetto con la collaborazione del Punto Famiglia Villa Pettini, sostiene persone fragili in Valdarno attraverso l’accompagnamento alle  famiglie uscite dai progetti Corridoi Umanitari Caritas a fare un passo ulteriore nella direzione dell’autonomia e dell’integrazione.

Attività che prevede il progetto:

-Attivazione dei servizi di supporto educativo-formativo specialmente per le donne.

-Accompagnamento alla genitorialità fragile. 

-Rafforzamento dei contatti coi servizi sociali degli Enti Pubblici locali.

-Sensibilizzazione della popolazione.

-Attivazione di consulenze specifiche. 

Progetti complementari della macro strategia di accoglienza in Italia

Dal 2023 la Fondazione è attiva nel territorio del Casentino per dare supporto alle famiglie delle persone con disabilità nella realizzazione del progetto di vita individuale.

Il progetto vuole creare e implementare l’accesso a servizi qualificati per la realizzazione del Progetto di Vita Individuale delle persone con disabilità nel territorio di competenza dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino (UCC).

Il PdVI rappresenta un elemento di garanzia dei diritti e della qualità della vita finalizzato a dare piena attuazione al principio di inclusione sociale espresso dall’art. 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la quale prevede che venga assicurato il diritto alla piena integrazione nella comunità garantendo pari libertà nelle scelte nonché il pieno coinvolgimento nella vita della società.

Obiettivo generale: Contribuire al rafforzamento di percorsi di inclusione sociale nel territorio del Casentino attraverso la promozione dei diritti e della vita indipendente delle persone con disabilità.

Le principali attività previste dal progetto sono:

– Realizzazione di incontri di informazione a favore degli assistenti sociali (case manager) dei Comuni parte della UCC e personale addetto finalizzato alla formulazione del Progetto di Vita Individuale.
– Realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti alla comunità.
– Realizzazione di incontri di sensibilizzazione all’interno delle scuole rivolto a studenti, docenti e famiglie.
– Ascolto e orientamento alle famiglie di giovani con disabilità attraverso uno sportello mensile.
– Supporto per la creazione del proprio progetto di vita per persone con disabilità.

Grazie a Fondazione Migrantes, negli ultimi anni il territorio del Valdarno Aretino ha avuto 3 sportelli gratuiti per migranti di supporto psicologico, supporto socio-lavorativo e  consulenza legale.  Questi, hanno aiutato circa 450 stranieri  che avevano difficoltà ad accedere ai servizi pubblici diventano un elemento di unione tra le comunità straniera e gli enti pubblici.

Da settembre 2023 e dato il successo degli sportelli del Valdarno, il Comune di Terranuova Bracciolini con il Finanziamento dell’Unione Europea, ha creato un nuovo sportello che oltre ai servizi di supporto psicologico e la consulenza legale, fornisce Supporto Socio-lavorativo, Supporto Abitativo e Supporto nella Mediazione Linguistica in Arabo, Inglese, Spagnolo e Francese.

Nel 2015, di fronte alla tragedia di migliaia di profughi in fuga da morte, guerra e fame che erano, così come oggi, in cammino verso una nuova vita, Papa Francesco lanciò un forte appello chiedendo a tutti di essere “prossimi” ai tanti fratelli dimenticati.

La Fondazione Giovanni Paolo II e il Punto Famiglia Villa Pettini hanno fatto proprio il monito del pontefice, così, grazie alla generosità delle Suore Francescane Minime del Sacro Cuore e della Prefettura di Arezzo che hanno messo a disposizione i locali di Villa Pettini a Montevarchi (Ar), nel febbraio 2016 è nata Bethesda (Casa della Misericordia) un  Centro di Accoglienza Straordinaria che attualmente ospita cinque famiglie richiedenti l’asilo politico.

Grazie al successo di Casa Bethesda, abbiamo dato vita anche ad altri progetti; Corridoi Umanitari Caritas e l’accoglienza ai profughi ucraini.

I Corridoi Umanitari Caritas

sono lo strumento che permette un ingresso legale e sicuro sul territorio italiano per i richiedenti asilo; consentono di evitare i tragici viaggi in mare e di contrastare il business delle organizzazioni criminali e dei trafficanti di essere umani.

Ad oggi abbiamo accolto 6 famiglie provenienti dal Sudan, dall’Iraq e dall’Afghanistan per un totale di 36 persone.

Accoglienza ai profughi ucraini

La Fondazione ha aperto due Centri di Accoglienza per i profughi ucraini; uno a Montevarchi grazie alla solidarietà delle suore Agostiniane  e uno a Fiesole grazie alla collaborazione dei Padri Rogazionisti  e della Prefettura di Firenze.  In totale la Fondazione accoglie circa 40 donne e bambini ucraine.

I servizi che usufruiscono i nostri ospiti sono:

-Accompagnamento nelle pratiche amministrative

-Corsi di lingua italiana e mediazione interculturale

-Sostegno psicologico e consulenza legale

-Corsi di formazione professionale

-Inserimento lavorativo e scolastico

Progetti complementari della macro strategia di accoglienza in Italia

Promozione dei valori di Padre Puglisi di legalità e accoglienza, in un’ottica di inclusione e promozione dell’uguaglianza, attraverso laboratori didattici e scambi di esperienze tra gli studenti di 3 scuole Toscane e di 1 scuola del Quartiere Brancaccio di Palermo in Sicilia.