Sin dal 2007, anno della sua nascita, la Fondazione Giovanni Paolo II ha sempre creduto che il suo lavoro in Terra Santa e in Medio Oriente dovesse essere accompagnato da un grande impegno anche nel territorio italiano. Questo impegno è cresciuto sempre di più, in risposta alle difficili sfide affrontate dal nostro Paese negli ultimi anni: dalla crisi economica del 2008, all’aumento vertiginoso del fenomeno migratorio verso l’Italia e l’Europa, fino alla pandemia di coronavirus.
Per questi motivi, la Fondazione promuove numerosi interventi a favore di persone e famiglie in difficoltà, attraverso un fondo famiglia, l’erogazione di buoni spesa e la consegna di pacchi alimentari, quest’ultima in collaborazione con il Centro Padre Nostro di Palermo.
Con un impegno costante verso i più vulnerabili, la Fondazione ha avviato diverse iniziative a sostegno di famiglie e individui in difficoltà. Dal 2016, insieme al Punto Famiglia Villa Pettini, ha creato un Centro di Accoglienza Straordinaria a Montevarchi, che attualmente ospita 8 famiglie di richiedenti asilo, per un totale di 25 persone.
Nel 2021, in risposta alla crisi causata dalla guerra in Ucraina, la Fondazione ha destinato altre due strutture all’accoglienza di mamme e bambini costretti a lasciare il loro Paese. Una di queste strutture si trova a Fiesole e attualmente ospita 30 persone, mentre l’altra, situata a Montevarchi, ha inizialmente accolto mamme e bambini ucraini. Questi, dopo essersi integrati con successo nella comunità e aver raggiunto l’indipendenza, hanno lasciato spazio ad altre persone in difficoltà. Attualmente, la struttura accoglie 11 richiedenti asilo.
Dal 2020, la Fondazione ha ampliato i servizi di supporto ai migranti nel territorio del Valdarno, offrendo sportelli di assistenza psicologica, orientamento legale, supporto abitativo e socio-lavorativo.
Inoltre, a partire dal 2021, la Fondazione ha lanciato due progetti nel Casentino, dedicati alle persone con disabilità. La visione della Fondazione è che le persone con disabilità debbano essere considerate per il loro valore intrinseco, non per le loro limitazioni. La Fondazione crede fermamente che abbiano il diritto di costruire un percorso di vita personale, sviluppandolo in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri, grazie ai giusti sostegni e supporti.
Infine, in Italia, la Fondazione ha dato vita a due delle sue iniziative più significative nel campo dell’ecumenismo e della promozione del dialogo religioso e interculturale. La rivista *Colloquia Mediterranea* rappresenta uno degli spazi più importanti di riflessione e dibattito su questi temi. Parallelamente, la Fondazione ha avviato progetti nelle scuole per promuovere l’educazione alla cittadinanza globale, con l’obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni sui temi della pace, del dialogo e della legalità.