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Dopo l’emergenza, Beirut prova a rinascere: la storia di Samira

Samira è una signora adorabile di 85 anni; attualmente vive con suo figlio Amin, che purtroppo da più di un anno è disoccupato e in cerca di un lavoro. Gli ultimi tempi sono stati davvero duri per Samira: ha perso due figli dopo l’esplosione nel giro di soli tre mesi e la sua casa è stata profondamente danneggiata, alcuni muri sono distrutti così come la maggior parte dei mobili.

Samira vive il suo dolore e il lutto in solitudine, lei che era una signora molto vivace e la sua casa sempre piena di amici e parenti. Oggi la sua situazione finanziaria, morale e psicologica è drammatica, anche a causa dell’isolamento forzato dovuto al coronavirus. Appena abbiamo saputo la sua storia, ci siamo subito attivati per sostenerla, grazie al Vescovo César e ai giovani del Vicariato Apostolico: la chiamiamo ogni due giorni per sentire come sta, la aiutiamo offrendole cibo e beni di prima necessità e appena possiamo andiamo a darle un po’ di conforto. Le nostre visite le fanno sempre piacere perché come ci ha detto una volta “grazie a voi riesco a sfogarmi e il tempo non scorre più così lento quando siete con me”.

Anche nei momenti più difficili, la comunità cristiana di Beirut è vicina ai suoi fratelli più fragili, perché se si perde tutto, c’è solo una cosa che non possiamo permetterci di perdere: la speranza. Una speranza che si crea nell’incontro, che nasce dal non sentirsi soli. Per questo a Beirut nascerà un centro per rimanere in contatto con le persone e continuare ad aiutarle: si chiamerà “Crossing together”, un progetto nato dalle menti e dal cuore dei giovani del Vicariato Apostolico e dalle associazioni studentesche dell’Università di Beirut, per dire a gran voce che solo insieme si possono superare le difficoltà, grazie all’aiuto, l’ascolto e il sostegno reciproco.

Crossing Together significa andiamo oltre, insieme, un auspicio ma soprattutto un grido di aiuto, quello della gente di Beirut, che non può più restare inascoltato. Il progetto prevede la realizzazione di un centro di comunità che sorgerà nel quartiere di Rmeil, uno dei più colpiti dall’esplosione, nei locali di un ex supermercato andato distrutto a causa della catastrofe. Il centro sarà il punto di riferimento per 300 famiglie in difficoltà, più di 1000 persone, che vivono nel quartiere.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Giovanni Paolo II e promosso dal Vicariato Apostolico dei Latini di Beirut in collaborazione con Design Impact Lab e Design for Community.

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