♦ 26 aprile 2025 – Funerale Papa Francesco. Il ricordo della Fondazione Giovanni Paolo II

Funerale Papa Francesco
Il ricordo della Fondazione Giovanni Paolo II
Anche nel suo ultimo discorso, poche ore prima di andarsene, Papa Francesco si è appellato alla pace. Nella benedizione Urbi et orbi della Santa Pasqua ha ricordato le sofferenze in Palestina e in Israele, del conflitto di Gaza, delle comunità cristiane in Libano e Siria, dell’“amato Medio Oriente”.
Sono i luoghi cari alla Fondazione Giovanni Paolo II, quelli in cui da anni e con impegno quotidiano dà prova che – come insegnato da Papa Woytila e ricordato in ogni occasione da Papa Francesco – “nessuna pace è possibile laddove non c’è libertà religiosa o dove non c’è libertà di pensiero e di parola e il rispetto delle opinioni altrui. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”.
Papa Bergoglio ci ha spronato, nella luce della Pasqua, “ad abbattere le barriere che creano divisioni e sono gravide di conseguenze politiche ed economiche”. Ci ha invitato a “prenderci cura gli uni degli altri, ad accrescere la solidarietà reciproca, ad adoperarci per favorire lo sviluppo integrale di ogni persona umana”. Ci ha ricordato di usare le “armi della pace”: usare le risorse a disposizione per “aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo”. Seminare pace invece di seminare morte per costruire il futuro.
Santo Padre, ci ha sempre chiesto di pregare per Lei e proprio oggi quella richiesta trova il suo più alto compimento: la Fondazione Giovanni Paolo II si unisce al cordoglio della Chiesa e del mondo intero accompagnandola là dove è luogo-non luogo, là dove amore e verità si incontreranno e giustizia e pace si baceranno (Salmo 85,11-12).
Lei è stato testimone di pace e di giustizia, ha lottato per la difesa della dignità di ogni persona, per la promozione di un mondo più giusto e solidale. La forza delle sue parole e la concretezza dei suoi gesti, hanno tracciato il cammino che anche noi stiamo tentando di percorrere; ci aiuteranno a non inciampare.
Nei territori segnati da conflitti, povertà e diseguaglianze, il suo Magistero ha rappresentato una guida preziosa per il nostro impegno quotidiano come Fondazione accanto alle comunità più vulnerabili, in particolare in Medio Oriente.
Con gratitudine e affetto le promettiamo di impegnarci per un futuro costruito sulla solidarietà tra i popoli nel segno delle sue parole e dell’incipit del nostro Statuto che dedica l’impegno della Fondazione Giovanni Paolo II “per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo”. Come suo insegnamento, Santo Padre. Così faremo.
Vicini nella preghiera e nella speranza.
Firenze, 26 aprile 2025
Ufficio stampa Fondazione Giovanni Paolo II:
Manuela Plastina – giornalista
comunicazione@fondazionegiovannipaolo.org