/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px}PAPA LEONE XIVIl commento della Fondazione Giovanni Paolo II“Nuovo pontefice sia interprete della complessità umana pacificata se unita nelle differenze” La Fondazione Giovanni Paolo II accoglie con gratitudine, emozione e rinnovata speranza l’elezione del nuovo Pontefice Papa Leone XIV, successore di Pietro e guida per la Chiesa universale.“La pace sia con voi” son state le sue prime, significative parole da Pontefice.Il nostro augurio al nuovo Pontefice è che possa guidare la Chiesa con la forza mite dei grandi pastori, capace di parlare al cuore del mondo, nella certezza che la Pace, costruita giorno dopo giorno con gesti di giustizia e prossimità, sia la strada più feconda.Una pace, come ha detto Lui stesso, sia “disarmante, umile, perseverante”, per costruire insieme, come ci suggerisce, “a costruire i ponti con il dialogo...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Funerale Papa Francesco Il ricordo della Fondazione Giovanni Paolo II Anche nel suo ultimo discorso, poche ore prima di andarsene, Papa Francesco si è appellato alla pace. Nella benedizione Urbi et orbi della Santa Pasqua ha ricordato le sofferenze in Palestina e in Israele, del conflitto di Gaza, delle comunità cristiane in Libano e Siria, dell’“amato Medio Oriente”. Sono i luoghi cari alla Fondazione Giovanni Paolo II, quelli in cui da anni e con impegno quotidiano dà prova che - come insegnato da Papa Woytila e ricordato in ogni occasione da Papa Francesco - “nessuna pace è possibile laddove non c’è libertà religiosa o dove non c’è libertà di pensiero e di parola e il rispetto delle opinioni altrui. Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”. Papa Bergoglio ci ha spronato,...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Morte Papa Francesco Il cordoglio della Fondazione Giovanni Paolo II Abbiamo appreso con dolore la morte del pontefice Papa Francesco, all’indomani della Pasqua che ha voluto con – ora lo sappiamo davvero – tutte le sue forze celebrare in mezzo alla comunità. Ai partecipanti all'incontro mondiale dei movimenti popolari del 2014, Jorge Mario Bergoglio definì la solidarietà così: “È pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull'appropriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi”. È quanto ci sforziamo di fare anche tutti noi, ognuno nel proprio ruolo, della Fondazione Giovanni Paolo II. È quanto ogni giorno fanno i cooperanti tra...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Villa Pettini, “Segni di speranza” Nuovo progetto di Fondazione Giovanni Paolo II, Punto Famiglia Villa Pettini, Qoelet per l’inclusione, l’autonomia, il supporto familiare e la comunità locale Sarà presentato il 16 aprile alle ore 19 nella sede di via di Monsorbi 25 (Montevarchi) Al via a Villa Pettini a Montevarchi un nuovo progetto: “Segni di speranza”. Sarà presentato ufficialmente durante la serata di mercoledì 16 aprile nella sede di via di Monsorbi (Montevarchi, Arezzo) dai vari enti che hanno unito le forze per sostenere l’affermazione di una “comunità solidale”, ovvero la condivisione di valori per accompagnare la crescita e l’inclusione attiva di giovani, richiedenti asilo e famiglie. A Villa Pettini, la Fondazione Giovanni Paolo II si occupa di accoglienza e integrazione di nuclei familiari di richiedenti asilo. Il Punto Famiglia Villa Pettini, col...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} IL DIALOGO PER UN MONDO NUOVO Gli studenti di sei scuole della Toscana progettano il futuro Lunedì 14 aprile a Il Fuligno di Firenze la conclusione del percorso didattico della Fondazione Giovanni Paolo II con Ufficio Scolastico Regionale e Fondazione Giorgio La Pira Si avvia alla conclusione il progetto formativo “Dialogo per un mondo nuovo” per l’anno scolastico 2024/25, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, la Fondazione Giovanni Paolo II, e la Fondazione Giorgio La Pira, in attuazione del Protocollo d’Intesa sull’educazione alla pace e all’Intercultura. Cinque istituti scolastici superiori e una scuola media di quattro province (Siena, Firenze, Arezzo e Pisa) hanno aderito all’iniziativa di quest’anno con l’obiettivo di valorizzare, fin dalla giovane età, il dialogo come strumento di comunicazione e comprensione reciproca, nonché come spazio per il confronto, la...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} 20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II Il ricordo della Fondazione che porta il suo nome Sono trascorsi venti anni da quando ci ha lasciato Giovanni Paolo II. Anche oggi il suo pensiero, che ha ispirato questa Fondazione a lui intitolata, ci interpella. Nel suo discorso al vertice mondiale sull'alimentazione promosso dalla FAO il 10.06.2002, Papa Wojtyla diceva: “Oggi più che mai si impone l'urgenza che, nei rapporti internazionali, la solidarietà diventi il criterio ispiratore di ogni forma di cooperazione, nella consapevolezza della destinazione universale dei beni che Dio creatore ci ha affidato”. E su questo la Fondazione Giovanni Paolo II si impegna quotidianamente in tutti i luoghi in cui è presente, dalla Palestina al Libano, dalla Giordania al Senegal, dall'Iraq ai progetti portati avanti in Italia. Perché lo sviluppo non è solo questione...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Consegna ufficiale in Libano di 24 europallets di apparecchi elettromedicali Sono il dono di Esaote alla Fondazione Giovanni Paolo II per la popolazione del Libano, supportata da tempo con interventi in ambito sanitario Sono arrivati a destinazione a Beirut i 24 europallets di apparecchi elettromedicali e sanitari: saranno distribuiti agli ospedali e laboratori medici libanesi attraverso il Vicariato di Beirut dei Latini con la collaborazione del Contingente Italiano di stanza in Libano. Parte del materiale è destinato anche a strutture sanitarie siriane, in particolare l’ospedale Italiano di Damasco. Il rappresentante legale in Libano della Fondazione Giovanni Paolo II Monsignor Cèsar Essayan e il capo-progetti per il Libano Stefano Baldini hanno consegnato il materiale in una cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità diplomatiche, militari e governative libanesi. Presenti, tra gli altri, anche Alessandra Piermattei dell’Agenzia...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} “Orme - il corpo in movimento”: il laboratorio-teatro diventa spettacolo Con la Fondazione Giovanni Paolo II spettacolo dei ragazzi rifugiati di Villa Pettini e del territorio per gli anziani ospiti della Rsa Masaccio di San Giovanni Generazioni e culture si sono unite in un pomeriggio speciale alla Rsa Masaccio di San Giovanni Valdarno, accompagnato da tanti sorrisi e applausi: protagonisti sono stati i ragazzi del laboratorio di teatro-terapia che si svolge a Villa Pettini (con sede a Montevarchi) grazie al supporto della Fondazione Giovanni Paolo II. I bambini che vivono nella struttura che accoglie famiglie di richiedenti asilo, insieme a ragazzi del territorio stanno partecipando al progetto "Orme - il corpo in movimento": è un laboratorio teatrale curato dall’associazione culturale “Masaccio” che, spiega la presidente dell’associazione Barbara Massini –“come una lente, ingrandisce...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} In partenza per il Libano 24 europallets di apparecchi elettromedicali Dalla Fondazione Giovanni Paolo II alla popolazione del Libano, supportata da tempo con interventi in ambito sanitario Sono in partenza dall’aeroporto di Pratica di Mare, 24 europallets di apparecchi elettromedicali e sanitari. Destinazione: Beirut. Il prezioso carico, sarà distribuito agli ospedali e laboratori medici libanesi attraverso il Vicariato di Beirut dei Latini con la collaborazione del Contingente Italiano di stanza in Libano. Parte del materiale è destinato anche a strutture sanitarie siriane, in particolare l’ospedale Italiano di Damasco. È il dono che Esaote, uno dei leader mondiali di sistemi diagnostici medicali (nello specifico, ultrasuoni, risonanze magnetiche dedicate e sistemi di Medical IT) con sedi principali a Genova e Firenze, ha fatto alla Fondazione Giovanni Paolo II che ha sede in Toscana. Gli strumenti diagnostici...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} "Su la maschera!" A Carnevale in dono per i bambini rifugiati e accolti dalla Fondazione Giovanni Paolo II un corso di teatro-terapia da condividere con gli anziani del territorio Per Carnevale in arrivo un dono speciale: poter indossare una maschera e mettersi nei panni dell’altro. È la nuova campagna di raccolta fondi lanciata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per supportare i progetti di integrazione per i bambini rifugiati accolti nelle sue strutture in Toscana. Tanti ragazzi tra i 3 e i 16 anni, tra cui anche alcuni bambini italiani del territorio, stanno svolgendo un corso di teatro: per loro rappresenta uno strumento di integrazione, socializzazione, divertimento e anche di crescita e conoscenza delle proprie emozioni. In una delle stanze di Villa Pettini, la struttura nel Valdarno che accoglie famiglie di rifugiati,...

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