Blog

Fondazione Giovanni Paolo II / Press  / ♦ 28 giugno 2025 – Presente e futuro della Fondazione Giovanni Paolo II

♦ 28 giugno 2025 – Presente e futuro della Fondazione Giovanni Paolo II

PRESENTE E FUTURO DELLA FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II

A Fiesole, a un anno dalla morte di Mons. Luciano Giovannetti,
la presentazione del nuovo CDA, del piano strategico e del Bilancio sociale.
Al centro le persone e la capacità di adattarsi ai bisogni globali

Il ricordo di Mons. Luciano Giovannetti alla vigilia del primo anniversario della sua morte (avvenuta il 29 giugno 2024) è stata l’occasione per la Fondazione Giovanni Paolo II da lui fondata nel 2007 per fare il punto del lavoro svolto nell’ultimo di 18 anni di impegno nella cooperazione internazionale e nell’accoglienza e per parlare di futuro.

Tra presente e futuro

Dopo la partecipata messa in Cattedrale celebrata dal Vescovo di Fiesole Mons. Stefano Manetti, gli amici e sostenitori della Fondazione Giovanni Paolo II si sono spostati nel convento dei francescani. Qui è stato presentato ufficialmente il nuovo CDA entrato in carica il 19 giugno e presieduto da Damiano Bettoni. Presentati anche i nuovi organi di controllo e le linee programmatiche della Fondazione, con speciale attenzione alla costruzione del Piano Strategico (la cui delega è stata affidata al vicepresidente Mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo emerito di Grosseto) e alla rinnovata presenza nel vicino Oriente e in Terra Santa.

La presentazione del Bilancio sociale 2024 è stata anche l’occasione per salutare e ringraziare il presidente uscente Andrea Bottinelli e i consiglieri del suo CDA che hanno permesso alla Fondazione di raggiungere i risultati concreti e umani che il Bilancio Sociale ha ben rappresentato.

 

Il Bilancio Sociale

Ascolto, adattabilità, comunicazione: sono le tre parole chiave del Bilancio Sociale 2024 della Fondazione Giovanni Paolo II presentato questa mattina. Un documento che traccia non solo numeri e risultati, ma anche la profonda identità della Fondazione che quest’anno ha compiuto 18 anni e che è presente in 11 Paesi e 4 continenti, sempre pronta a costruire progetti da modelli ormai consolidati e testati, ma plasmati attorno ai bisogni autentici delle persone, con la capacità di adattarsi nel luogo e nella comunità di riferimento per dare risposte reali, concrete, protratte nel tempo e proiettate al futuro.

Nel 2024 la Fondazione ha registrato un importante incremento del 59,28% dei ricavi, frutto di una gestione oculata e di una crescente fiducia da parte di sostenitori e donatori, i quali hanno contribuito a raccogliere oltre 663.000 euro (+15,6% rispetto al 2023). Un risultato che mostra fiducia nei progetti della Fondazione e che le consente di proseguire le attività di cooperazione internazionale e di accoglienza in Italia con maggiore stabilità e prospettive future ancora più ampie.
Il bilancio complessivo ha raggiunto tra ricavi e rendite nel 2024 i 5 milioni di euro, tutti reinvestiti nella realizzazione dei progetti e delle attività con un avanzo tra entrate e investimenti di circa 100 mila euro.
Incrementata anche la comunicazione offline e online dei progetti e dei risultati della Fondazione, per garantire la massima trasparenza e il coinvolgimento dei nostri sostenitori nei vari ambiti di impegno dell’ente

L’impegno all’estero

Sul fronte internazionale, in particolare in Medio Oriente, la Fondazione ha proseguito i programmi di inclusione e formazione con l’obiettivo di migliorare concretamente la vita e l’autonomia delle persone e rafforzare le reti locali. Tra i progetti particolarmente significativi del 2024, c’è il potenziamento dei servizi riabilitazione per i bambini sordi in Giordania, la consegna di materiali sanitari in Libano, nuove opportunità di occupazione per la popolazione locale in Palestina, spazi dedicati all’imprenditoria femminile a Gerico. Avviato anche il riconoscimento legale della Fondazione in Iraq, Tunisia e Burkina Faso, che permetterà una gestione più diretta e una maggiore sostenibilità delle attività.

L’impegno in Italia

Tra i progetti più significativi del 2024 in Italia spiccano l’accoglienza di 32 persone (in questo momento gli ospiti sono 40) e il sostegno concreto a famiglie migranti nel Valdarno, insieme all’integrazione lavorativa e alla promozione del dialogo tra le scuole e le realtà del terzo settore. Sono nati progetti di sportelli di ascolto per gli ospiti delle case di accoglienza nel Valdarno e a Fiesole, ma aperti a tutti sul territorio, promuovendo così una “comunità che accoglie” quale parte arriva dei progetti di integrazione. Tra i risultati più significativi, il fatto che due famiglie, dopo aver trovato un lavoro stabile e una casa dove crescere i propri figli, hanno scelto di uscire volontariamente dal programma di accoglienza diventando indipendenti. Sempre più aziende del territorio poi si rivolgono direttamente alla Fondazione per reclutare lavoratori da inserire nel proprio organico.
Con progetti nelle scuole e a favore della disabilità, viene promosso il dialogo tra i giovani e una sensibilizzazione che si sviluppa attraverso percorsi informativi e formativi.

Il personale
Attualmente la Fondazione Giovanni Paolo II può contare su 54 persone nelle risorse umane, tra dipendenti (17), collaboratori e cooperanti. Di questi 21 lavorano in Italia. All’organico composto da 26 donne e 28 uomini, si sono aggiunti tre giovani nell’esperienza del Servizio Civile Universale vissuta in Medio Oriente. Le due sostituzioni per maternità hanno garantito continuità all’organizzazione e sostenuto le neomamme nel loro percorso di conciliazione tra vita e lavoro.


Ufficio stampa Fondazione Giovanni Paolo II:

Manuela Plastina – giornalista
comunicazione@fondazionegiovannipaolo.org

Iscriviti alla newsletter