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25 Aprile: Il Vescovo Luciano Giovannetti ricorda l’Eccidio del 1944 a Civitella

Oggi, 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione Italiana, Civitella in Val di Chiana ospita una commemorazione solenne, alla quale il Vescovo Luciano Giovannetti, Presidente Onorario della Fondazione Giovanni Paolo II, è presente come testimone e sopravvissuto dell’orrore del 29 giugno 1944. Questo evento commemora gli 80 anni dall’eccidio, quando le truppe nazifasciste compirono una strage che segnò profondamente la storia della comunità.

Il Vescovo Luciano, che da bambino visse l’orrore di quei giorni, è tornato nella sua città natale per onorare la memoria delle vittime e testimoniare la determinazione della comunità nel perseguire la pace e la riconciliazione. Accanto a lui, altri due sopravvissuti all’eccidio si uniranno alla commemorazione, insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La storia personale di Luciano Giovannetti è intrecciata con gli eventi drammatici di Civitella. Nato nel piccolo paese toscano, Luciano visse da vicino l’orrore dell’eccidio quando aveva solo dieci anni. Assieme alla madre, si nascose nel bosco mentre le truppe naziste compivano atrocità nel suo paese natale. Fu durante quei momenti di terrore che Luciano sentì nascere in lui la vocazione al sacerdozio, spinto dal sacrificio del suo parroco, don Alcide Lazzeri, che diede la vita per proteggere i suoi parrocchiani.

Dopo gli anni segnati dalla tragedia, Luciano ha dedicato la sua vita a portare avanti un messaggio di pace e speranza. Nel 1997, ha fondato la Fondazione Giovanni Paolo II con l’obiettivo di sostenere i bisogni dei più vulnerabili, incarnando così i valori di solidarietà e fratellanza che sono emersi dalla sua esperienza personale.

 

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