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Fondazione Giovanni Paolo II / Posts tagged "migrazione"

Oggi, 20 giugno 2024, Giornata Mondiale del Rifugiato, desideriamo fare un appello a tutta la comunità. Cosa ci rende persone? Quali caratteristiche deve avere un individuo per essere considerato un essere umano, un essere uguale a noi? È forse la nazione di provenienza, il colore della pelle, la lingua o il possesso di una tessera di plastica che certifica il soggiorno regolare nel paese? Quando un individuo non soddisfa questi criteri, i “nostri” criteri, allora diventa immediatamente un emarginato, una persona che non merita i nostri stessi diritti, ma che soprattutto non è degno della nostra umanità. Oggi la Fondazione Giovanni Paolo II intende esprimersi su coloro che vengono considerati come oggetti. Oggetti di rifiuto, di odio, di disprezzo ma anche oggetti di lavoro come attrezzi da sfruttare. Tutto per ottenere supporto da parte della società che tanto li teme, ma che non può fare a meno di loro. Oggi si parla...

La morte di Satnam ci insegni a cambiare strada, finché siamo in tempo Siamo rimasti attoniti e senza parole per quello che è accaduto nelle campagne di Latina, al giovane ragazzo indiano Satnam Singh che ha perso la vita per la crudeltà di italiani che non l’hanno assistito dopo il grave incidente che ha subito lavorando nei campi. Quello che è accaduto, così come si va delineando, chiede a tutti noi di prendere posizione e di invertire la «rotta»: non si può lasciare morire una persona senza assisterla, scaricarla per strada con la moglie, senza telefoni, con una grave emorragia in corso, con il braccio messo in una cassetta della frutta. Il Governo intervenga, regolarizzi con il permesso di soggiorno le persone che lavoravano accanto a Sarnam così che possano testimoniare raccontando tutta la brutalità di quanto è accaduto. Quella di Satnam non è una morte sul lavoro, è la negazione della...

L’opinione pubblica è rimasta sconcertata dai mutamenti rapidi della politica nazionale ed europea in tema di accoglienza ai migranti. Dagli arrivi sorvegliati in seguito agli accordi per l’operazione europea Sophia, al regime più rigido e razionale del governo Gentiloni, ispirato dal ministro dell’Interno Marco Minniti, alla chiusura quasi totale dei porti del governo gialloverde, per iniziative di Matteo Salvini, alla situazione attuale di arrivi incontrollati. Il guaio è che non esiste una legislazione europea omogenea che regoli il tema dell’immigrazione, anche se, negli ultimi due anni, sulla spinta dei Paesi mediterranei, l’Europa sta cercando faticosamente di creare un sistema d’accoglienza e integrazione che risponda ai principi della legislazione internazionale e a quelli dei Trattati. Ma, finora, con scarso successo, vista l’opposizione di molti Stati membri, in particolare della Germania e dei suoi satelliti e di alcuni Paesi dell’Est. Il tema è adesso all’ordine del giorno per gli arrivi incessanti di migranti...

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