Il punto di vista di una ragazza palestinese
Mi chiamo Christine, sono palestinese, nata e cresciuta a Betlemme. Qualche anno fa sono arrivata in Italia per continuare gli studi e partecipare a un progetto legato alla gestione del conflitto e la costruzione della pace. Ho partecipato a questo progetto perché credevo e credo ancora che si possa costruire la pace in Palestina, ma per fare la pace prima deve essere fatta giustizia. Ho vissuto guerre da quando ero bambina, ho visto la sofferenza, la tristezza, la rabbia, la resistenza e la forza del mio popolo. Ricordo vivamente la seconda intifada e l’inizio della costruzione del muro di apartheid. Ho vissuto l’occupazione israeliana e l’assenza di libertà che questa ha causato. In Palestina dire che non c’è libertà non è retorica, è realtà. Non possiamo muoverci in autonomia da una città all’altra senza il permesso di Israele. Non possiamo percorrere tutte le strade perché alcune sono riservate agli israeliani e...