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[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text]Contesto: In un contesto rurale con gravi fragilità socio-economiche, caratterizzato dalla dipendenza dall'agricoltura stagionale e di sussistenza, dalla mancanza di filiere agricole sostenibili, dalla carenza di una visione strategica per lo sviluppo e dalla scarsa accessibilità a risorse come elettricità e acqua, il progetto mira a promuovere lo sviluppo umano attraverso l'inclusione sociale, la prosperità economica, l'innovazione e la responsabilità ambientale. Obiettivo Il progetto mira a garantire che le comunità rurali aumentino la loro capacità di affrontare situazioni difficili legate all'ambiente e alle difficoltà economiche (che causano insicurezza alimentare, disoccupazione e povertà estrema). Per fare ciò, attiva un sistema di sostegno comunitario che utilizza l'energia solare per migliorare la sicurezza alimentare, l'istruzione e la salute. Inoltre, sostiene i piccoli produttori agroalimentari per creare nuove opportunità di lavoro e per accedere a mercati più redditizi e ben organizzati. Attività  -Attivazione di sistemi di governance per la gestione associata della filiera agroalimentare e il controllo qualitativo. - Realizzazione...

Roma, 18-20 marzo 2024 CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali  Consiglio Permanente Comunicato finale- estratto Consiglio dei giovani del Mediterraneo. È stato presentato un aggiornamento circa le attività del Consiglio dei giovani del Mediterraneo, un’opera-segno nata a seguito dell’Incontro di Vescovi e Sindaci del Mediterraneo (Firenze, 23-27 febbraio 2022). Fortemente voluto e sostenuto dalla CEI, il progetto mira a curare la dimensione spirituale, a rafforzare l’azione pastorale davanti alle sfide odierne e a costruire relazioni fraterne. Nell’ambito del lavoro del Consiglio, il 3 e il 4 aprile è previsto, a Bruxelles, l’incontro del Direttivo, accompagnato da Mons. Baturi, con Mons. Mariano Crociata, Presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea, e con la Dottoressa Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo. Il 16 aprile, a Fiesole, poi, sarà inaugurata la sede del Consiglio. È in fase di costruzione anche il portale web del Consiglio dei Giovani del Mediterraneo, dove saranno...

[vc_row][vc_column width="2/3"][vc_column_text] Contesto: L’iniziativa si svolge in un territorio caratterizzato da favorevoli condizioni ambientali ma da gravi carenze strutturali e organizzative dell’economia agricola che ha determinato, soprattutto per i piccoli produttori, l’impossibilità di completare il processo produttivo fino al prodotto finale pronto per i mercati organizzati, Grande Distribuzione Organizzata ed importatori internazionali. Lo scopo del progetto: Migliorare la qualità, la sostenibilità e l’inclusione sociale della gestione produttiva, manageriale e commerciale dei piccoli produttori, delle loro coop e dei lavoratori delle filiere agricole della frutta fresca della fascia costiera e della valle della Bekaa in Libano, attraverso la riqualificazione delle competenze, dei modelli di gestione associata, la realizzazione di impianti di processamento e stoccaggio e l’accesso a mercati più remunerativi. Attività  -Riqualificazione delle competenze dei modelli di gestione associata. -Elaborazione di un sistema di controllo qualità nel processo produttivo agroecologico (Quality Management System - QMS). -Realizzazione di impianti di processamento e stoccaggio. -Assistenza tecnica, formazione, scambio di esperienze e sensibilizzazione...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px}Fai un regalo originale per far tornare il sorriso su tanti volti! La mostra “Volti del Mediterraneo” di Alessandro Bartolini è ispirata ai volti delle persone incontrate durante i suoi viaggi, principalmente in Terra Santa. L’autore collabora con la Fondazione Giovanni Paolo II, con la quale condivide il desiderio di voler vedere nell’umanità un unico popolo che abita un’unica nazione chiamata mondo. /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} PRENOTA LA BOX! E’ possibile avere le fotografie che compongono la mostra (15 volti  in formato 10x15) direttamente a casa vostra, anche per farne un regalo originale e dal profondo valore umano. Queste storie e questi volti vi permetteranno di compiere un viaggio intorno al mediterraneo e di conoscere le storie di tante persone, sostenendo i progetti della Fondazione in quelle...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Al Shuhada street /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Ahmed, calzolaio palestinese, la maggior parte della sua vita ha lavorato in un negozio in Al Shuhada street, la via dei negozi più importante di Hebron. Shuhada Street, Via dei Martiri, un tempo arteria principale del centro di Hebron, oggi è una strada fantasma. I negozi sono chiusi, tutto è fermo. Eppure in questa parte di Hebron risiedono oltre 20 mila palestinesi. Persone costrette a vivere chiuse nelle case a causa dell’occupazione militare e delle imposizioni dei coloni israeliani. Dal febbraio del 1994 infatti questa strada è stata controllata dai militari con check-point, i negozi sono stati presto chiusi ed i palestinesi residenti, per accedere alle proprie case, devono farlo solo dal...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Invitati a un matrimonio /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Invitati a un matrimonio, presso la chiesa di Santa Caterina a Betlemme, in attesa dell’arrivo degli sposi. Per i cristiani di Betlemme è tradizione sposarsi presso la centralissima chiesa dei Frati francescani, posta accanto alla Basilica della Natività. La presenza del muro di separazione ha notevolmente ridotto gli spostamenti, rendendo la città una enclave, che ha ripercussioni anche sui fidanzamenti. Per i musulmani poi, dove è tradizione sposarsi fra cugini anche di primo grado, tutto ciò ha comportato un aumento della sordità che è la seconda causa di disabilità in Palestina. La sordità colpisce il 3% circa della popolazione e nelle zone più isolate anche il 15%, tra le percentuali più alte al...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Bambino a Battir /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Oggi Battir è il cuore della cosiddetta “Intifada verde”, una forma di resistenza nonviolenta basata sulla tutela dell’ambiente e del patrimonio storico dell’area. I suoi abitanti combattono da anni una battaglia silenziosa e ostinata senza armi, né pietre, né manifestazioni ma impugnando carte topografiche, strumenti di rilevazione, pale e picconi. Battir è infatti situato in prossimità del confine con la Linea Verde stabilita dall’Onu del 1948. Da quasi vent’anni vive sotto la costante minaccia che il muro costruito da Israele in Cisgiordania possa arrivare fin qua, privando gli abitanti delle loro terre e danneggiando irreparabilmente l’antico sistema di irrigazione. L’ostinazione degli abitanti di questo piccolo villaggio contadino fu premiata nell’estate del 2014, quando...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px}Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Nidal Salameh, direttore del Centro medico Al Saqada di Betlemme. /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} A poche centinaia di metri dal caos del suq di Betlemme, dai colori accesi dei tappeti e l’odore pungente delle spezie, in una palazzina a tre piani un gruppo di medici, paramedici e infermieri si prende cura delle famiglie più povere della città e del distretto. Si chiama Centro medico Al Saqada questo progetto nato nel 2000 su iniziativa di due amici, entrambi prigionieri politici in una cella israeliana all’inizio degli anni Novanta.Al Centro medico Al Sadaqa si avvicendano cinquanta persone, tra medici, infermieri e paramedici. Diciotto gli specialisti, dal ginecologo al dentista, dal cardiologo all’urologo, dall’otorino all’ortopedico. Ogni mese vedono dai 5 mila agli...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Una ragazza palestinese cammina per le strade di Gerusalemme /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Una ragazza palestinese cammina per le strade di Gerusalemme, conosciuta come la città santa per il cristianesimo, l’islam e l’ebraismo. Nel murales dietro di lei, un disegno con Abramo, il padre delle tre religioni monoteistiche. Nello stesso dipinto è raffigurata anche la Grande Moschea di Omar, luogo sacro per i musulmani e patrimonio UNESCO dell’umanità. Questo luogo è stato testimone della seconda Intifada, rivolta palestinese esplosa a Gerusalemme il 28 settembre del 2000 come reazione a una visita, ritenuta dai palestinesi provocatoria, dell’allora capo del Likud Ariel Sharon al Monte del Tempio, luogo sacro per i musulmani situato nella Città Vecchia. Alessandro Bartolini Nato a Poppi, Arezzo, nel...

/*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-column .elementor-spacer-inner{height:var(--spacer-size)}.e-con{--container-widget-width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer{width:var(--container-widget-width,var(--spacer-size));--align-self:var(--container-widget-align-self,initial);--flex-shrink:0}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container{height:100%;width:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer{height:100%}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner,.e-con>.elementor-widget-spacer>.elementor-widget-container>.elementor-spacer>.elementor-spacer-inner{height:var(--container-widget-height,var(--spacer-size))}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty{position:relative;min-height:22px;min-width:22px}.e-con-inner>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon,.e-con>.elementor-widget-spacer.elementor-widget-empty .elementor-widget-empty-icon{position:absolute;top:0;bottom:0;left:0;right:0;margin:auto;padding:0;width:22px;height:22px} /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Mostra fotografica Volti del Mediterraneo Manal con la figlia Ghina /*! elementor - v3.17.0 - 08-11-2023 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} Manal con la figlia Ghina. Manal è anche madre di Wadih, bambino palestinese di 13 anni arrestato e incarcerato dalle forze di occupazione israeliane mentre giocava con i suoi amici al parco giochi di Beit Jala, vicino al confine con Israele. Ancora oggi circa 500-700 bambini Palestinesi della Cisgiordania vengono processati e detenuti secondo la legge militare israeliana, ogni anno. Sono gli unici bambini al mondo ad essere sistematicamente processati da tribunali militari, con processi iniqui, arresti violenti, spesso notturni e interrogatori coercitivi. L'accusa più comune è il lancio di pietre, per cui si può arrivare ad una pena di 20 anni. In prigione sono sottoposti ad abusi emotivi e fisici,...

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