Author: Maria Arias

Fondazione Giovanni Paolo II / Articles posted by Maria Arias (Page 2)

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Villa Pettini, “Segni di speranza” Nuovo progetto di Fondazione Giovanni Paolo II, Punto Famiglia Villa Pettini, Qoelet per l’inclusione, l’autonomia, il supporto familiare e la comunità locale Sarà presentato il 16 aprile alle ore 19 nella sede di via di Monsorbi 25 (Montevarchi) Al via a Villa Pettini a Montevarchi un nuovo progetto: “Segni di speranza”. Sarà presentato ufficialmente durante la serata di mercoledì 16 aprile nella sede di via di Monsorbi (Montevarchi, Arezzo) dai vari enti che hanno unito le forze per sostenere l’affermazione di una “comunità solidale”, ovvero la condivisione di valori per accompagnare la crescita e l’inclusione attiva di giovani, richiedenti asilo e famiglie. A Villa Pettini, la Fondazione Giovanni Paolo II si occupa di accoglienza e integrazione di nuclei familiari di richiedenti asilo. Il Punto Famiglia Villa Pettini, col...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */ .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} IL DIALOGO PER UN MONDO NUOVO Gli studenti di sei scuole della Toscana progettano il futuro Lunedì 14 aprile a Il Fuligno di Firenze la conclusione del percorso didattico della Fondazione Giovanni Paolo II con Ufficio Scolastico Regionale e Fondazione Giorgio La Pira Si avvia alla conclusione il progetto formativo “Dialogo per un mondo nuovo” per l’anno scolastico 2024/25, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, la Fondazione Giovanni Paolo II, e la Fondazione Giorgio La Pira, in attuazione del Protocollo d’Intesa sull’educazione alla pace e all’Intercultura. Cinque istituti scolastici superiori e una scuola media di quattro province (Siena, Firenze, Arezzo e Pisa) hanno aderito all’iniziativa di quest’anno con l’obiettivo di valorizzare, fin dalla giovane età, il dialogo come strumento di comunicazione e comprensione reciproca, nonché come spazio per il confronto, la...

Non una, ma più crisi sovrapposte stanno colpendo il Medio Oriente, mettendo a dura prova milioni di persone. Carestie, conflitti e migrazioni forzate hanno reso cronica l’insicurezza alimentare. A Gaza, l’85% della popolazione lotta per nutrirsi; in Iraq il 40% delle terre coltivabili è minacciato dalla desertificazione.  L’instabilità politica ha reso il Medio Oriente la macro-regione con il più alto numero di sfollati al mondo. Ad esempio, il Libano ospita oltre 1,5 milioni di rifugiati siriani, nonostante l’economia sia al collasso; in Palestina, invece, 1,7 milioni di persone hanno perso la propria casa. Oltre ai diritti fondamentali alla nutrizione e all’abitazione, anche quello all’istruzione è stato messo in secondo piano. In Libano, molte scuole hanno chiuso, lasciando senza istruzione il 30% dei rifugiati in età scolare. In Iraq, invece, la mancanza di insegnanti e di fondi rende l’accesso alla scuola ancora più difficile. Le persone con disabilità restano ai margini: meno del 2% dei...

In Libano, dove il potere agricolo è concentrato nelle mani di pochi, la Fondazione Giovanni Paolo II rimette al centro la persona: i contadini tornano ad avere il diritto di essere protagonisti del proprio futuro. Il nostro modello di crescita cerca di aiutare gli agricoltori delle aree più povere non solo a migliorare la produttività e a rendere più efficienti le filiere produttive, ma punta ad un vero e proprio cambiamento strutturale, al fine di promuovere la loro autonomia e inclusione nei mercati. La crisi mediorientale sta mettendo a rischio la sopravvivenza dei piccoli agricoltori libanesi. Senza accesso diretto ai mercati, essi sono costretti a vendere i loro prodotti attraverso intermediari che impongono condizioni ingiuste ed illegali. In questo modo rischiano di diventare l’anello fragile della catena e di rimanere intrappolati in una condizione di vulnerabilità perenne. L’insicurezza alimentare ha raggiunto livelli allarmanti: secondo il Ministero dell'Agricoltura libanese, 1,65 milioni di persone...

In Giordania non esiste ancora un approccio condiviso per la formazione delle persone audiolese. Infatti, le scuole pubbliche e quelle private utilizzano metodologie diverse, creando disomogeneità nei livelli di apprendimento. La Fondazione Giovanni Paolo II, col supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e in collaborazione con Studio In - professionisti esperti in pedagogia, sta promuovendo un approccio innovativo per l’educazione delle persone audiolese, attraverso il progetto “Sentiamoci bene”. L’iniziativa mira a migliorare anche la percezione della sordità nella società, favorendo una educazione inclusiva di qualità. Il progetto offre un percorso di formazione per insegnanti basato su approcci didattici nuovi, adottati nelle scuole pubbliche e anche in quelle private. L’obiettivo è approfondire la conoscenza sia delle basi neurofisiologiche della sordità, dei dispositivi (protesi acustiche, impianti cocleari) e degli strumenti di recupero (riabilitazione logopedica). In questo modo, i professionisti del settore potranno comprendere meglio i comportamenti e le esigenze delle persone...

Con la campagna “Natale in Palestina” abbiamo raccolto 40.000€, grazie alle donazioni dei nostri sostenitori. Questa somma finanzierà un nuovo ciclo del progetto “Un Posto Sicuro”, con 3 workshop di teatro-terapia, drammaterapia e musicoterapia presso “Casa della Pace” a Betlemme. Solo a febbraio, circa 40 bambini dei Villaggi "SOS”, tra cui orfani del conflitto di Gaza, hanno partecipato alle attività. Coinvolgere sia i bambini di Gaza che quelli di Betlemme è per noi un traguardo fondamentale: grazie ai nostri laboratori, essi stanno acquisendo strumenti per affrontare e superare i traumi della guerra. Il respiro consapevole insegna il ritmo della musica, ma aiuta anche a calmare l’ansia che li pervade al suono delle sirene. Chiudere forte gli occhi prima di andare in scena serve anche a immaginare un mondo colorato, lontano dalle macerie. Imparare a esprimere emozioni come ansia, tristezza e rabbia, è il primo passo per affrontarle e immaginare un futuro di vita....

I lavori di ristrutturazione alla “Casa della Pace” di Betlemme procedono a pieno ritmo! Grazie alla generosità di un affezionato donatore, presto avremo nuovi spazi per accogliere ancora più bambini palestinesi. L’intervento strutturale riguarda un’area finora inaccessibile, che necessitava di un restauro completo per diventare un ambiente funzionale. Così la Fondazione Giovanni Paolo II potrà continuare a garantire un futuro migliore ai bambini e alle loro famiglie. Lo spazio sarà dedicato alla formazione e al sostegno psicologico: un “Posto Sicuro” dove i bambini potranno esprimersi e gli educatori svolgere al meglio il proprio lavoro. Contiamo che i lavori vengano completati al più presto per inaugurare una nuova fase della “Casa della Pace” nel periodo di Pasqua: un momento perfetto per celebrare la speranza di un futuro migliore per i bambini....

Il 1° giugno 2024 è stato avviato il progetto AID 012970-01-3 “In Action for your Rights! Tutela della minoranza cristiana e creazione di una cultura dei diritti umani in Iraq”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Si tratta del terzo progetto che la Fondazione Giovanni Paolo II realizza in Iraq a favore dei cristiani, attingendo ad un fondo stanziato dal Governo italiano destinato alla protezione della libertà delle minoranze cristiane nei contesti di crisi. L’iniziativa si svolge nelle due città più importanti del Paese: Baghdad, la capitale politica e amministrativa e Bassora, la capitale economica.  A Baghdad, 20 donne hanno già completato un percorso di formazione professionale come parrucchiere, mentre 13 operatori del Centro di Riabilitazione di “Caritas Iraq” hanno seguito un percorso di riqualificazione delle proprie competenze affiancati da esperti italiani. Sono stati 400 gli studenti e i docenti coinvolti in un ciclo di formazione in 4...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} 20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II Il ricordo della Fondazione che porta il suo nome Sono trascorsi venti anni da quando ci ha lasciato Giovanni Paolo II. Anche oggi il suo pensiero, che ha ispirato questa Fondazione a lui intitolata, ci interpella. Nel suo discorso al vertice mondiale sull'alimentazione promosso dalla FAO il 10.06.2002, Papa Wojtyla diceva: “Oggi più che mai si impone l'urgenza che, nei rapporti internazionali, la solidarietà diventi il criterio ispiratore di ogni forma di cooperazione, nella consapevolezza della destinazione universale dei beni che Dio creatore ci ha affidato”. E su questo la Fondazione Giovanni Paolo II si impegna quotidianamente in tutti i luoghi in cui è presente, dalla Palestina al Libano, dalla Giordania al Senegal, dall'Iraq ai progetti portati avanti in Italia. Perché lo sviluppo non è solo questione...

/*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-widget-image{text-align:center}.elementor-widget-image a{display:inline-block}.elementor-widget-image a img[src$=".svg"]{width:48px}.elementor-widget-image img{vertical-align:middle;display:inline-block} /*! elementor - v3.21.0 - 26-05-2024 */.elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-]>a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} Consegna ufficiale in Libano di 24 europallets di apparecchi elettromedicali Sono il dono di Esaote alla Fondazione Giovanni Paolo II per la popolazione del Libano, supportata da tempo con interventi in ambito sanitario Sono arrivati a destinazione a Beirut i 24 europallets di apparecchi elettromedicali e sanitari: saranno distribuiti agli ospedali e laboratori medici libanesi attraverso il Vicariato di Beirut dei Latini con la collaborazione del Contingente Italiano di stanza in Libano. Parte del materiale è destinato anche a strutture sanitarie siriane, in particolare l’ospedale Italiano di Damasco. Il rappresentante legale in Libano della Fondazione Giovanni Paolo II Monsignor Cèsar Essayan e il capo-progetti per il Libano Stefano Baldini hanno consegnato il materiale in una cerimonia ufficiale alla presenza delle autorità diplomatiche, militari e governative libanesi. Presenti, tra gli altri, anche Alessandra Piermattei dell’Agenzia...

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