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Fondazione Giovanni Paolo II / Posts tagged "Aggiornamenti progetti"

In Libano, dove il potere agricolo è concentrato nelle mani di pochi, la Fondazione Giovanni Paolo II rimette al centro la persona: i contadini tornano ad avere il diritto di essere protagonisti del proprio futuro. Il nostro modello di crescita cerca di aiutare gli agricoltori delle aree più povere non solo a migliorare la produttività e a rendere più efficienti le filiere produttive, ma punta ad un vero e proprio cambiamento strutturale, al fine di promuovere la loro autonomia e inclusione nei mercati. La crisi mediorientale sta mettendo a rischio la sopravvivenza dei piccoli agricoltori libanesi. Senza accesso diretto ai mercati, essi sono costretti a vendere i loro prodotti attraverso intermediari che impongono condizioni ingiuste ed illegali. In questo modo rischiano di diventare l’anello fragile della catena e di rimanere intrappolati in una condizione di vulnerabilità perenne. L’insicurezza alimentare ha raggiunto livelli allarmanti: secondo il Ministero dell'Agricoltura libanese, 1,65 milioni di persone...

In Giordania non esiste ancora un approccio condiviso per la formazione delle persone audiolese. Infatti, le scuole pubbliche e quelle private utilizzano metodologie diverse, creando disomogeneità nei livelli di apprendimento. La Fondazione Giovanni Paolo II, col supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e in collaborazione con Studio In - professionisti esperti in pedagogia, sta promuovendo un approccio innovativo per l’educazione delle persone audiolese, attraverso il progetto “Sentiamoci bene”. L’iniziativa mira a migliorare anche la percezione della sordità nella società, favorendo una educazione inclusiva di qualità. Il progetto offre un percorso di formazione per insegnanti basato su approcci didattici nuovi, adottati nelle scuole pubbliche e anche in quelle private. L’obiettivo è approfondire la conoscenza sia delle basi neurofisiologiche della sordità, dei dispositivi (protesi acustiche, impianti cocleari) e degli strumenti di recupero (riabilitazione logopedica). In questo modo, i professionisti del settore potranno comprendere meglio i comportamenti e le esigenze delle persone...

Nel cuore della Palestina, dove l'agricoltura rappresenta sia una risorsa che una sfida, prende vita "Jericho Vale!", un progetto che guarda al futuro con radici ben salde nella terra. L’iniziativa, promossa dal Comune di Bergamo insieme alla Fondazione Giovanni Paolo II e finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), si propone di trasformare il settore agroalimentare locale in un motore di crescita e opportunità. Gerico è una città dalla storia millenaria, ma il suo presente è segnato da ostacoli strutturali, economici e politici. La produzione agricola, che un tempo garantiva una fetta significativa del PIL palestinese, oggi fatica a competere con i mercati internazionali. I piccoli produttori si trovano spesso isolati, privi di strumenti per migliorare la qualità e la commercializzazione dei loro prodotti. A ciò si aggiungono difficoltà nell’accesso alle risorse idriche e nell’adozione di pratiche agricole innovative, rendendo urgente un intervento mirato che sappia rispondere alle necessità...

Ciao sono Stefania e faccio il Servizio Civile Universale all'estero con la Fondazione Giovanni Paolo II. Sono arrivata in Giordania da ormai quattro mesi, e da subito sono stata inclusa nella realizzazione del progetto Bothoor*, che si occupa di favorire la creazione di opportunità lavorative dignitose nel settore dell’agricoltura per la popolazione giordana più vulnerabile e la popolazione rifugiata siriana. Mi sono immersa da subito nella cultura e nella quotidianità di questo popolo. Grazie al progetto Bothoor, oltre ad acquisire diverse competenze tecniche, ho potuto visitare tante zone dell’entroterra della Giordania ed osservare la realtà dei piccoli agricoltori, imparandone tradizioni ed usanze. È molto soddisfacente vedere come il lavoro d’ufficio prenda forma grazie ai training, alle distribuzioni dei kit, al raggiungimento degli obiettivi prefissati. È gratificante vedere i sorrisi delle persone che partecipano alle formazioni con molto impegno. È ancor più bello tornare a trovare le stesse associazioni selezionate all’inizio e scoprire...

Dal 7 ottobre 2023, la situazione in Palestina è cambiata radicalmente, rendendo estremamente difficile operare sul territorio. La crescente instabilità infatti ha portato nell’ultimo anno alla ripetuta riorganizzazione delle attività del nostro Progetto Bethlehem Green City*, che mira a migliorare la gestione dei rifiuti solidi urbani in Cisgiordania attraverso la raccolta differenziata e iniziative di economia circolare urbana. Uno degli obiettivi principali del progetto è la sensibilizzazione ambientale nelle scuole che, a causa del conflitto, hanno subito periodi alternati di apertura e chiusura. Situazione che ci ha costretto a riprogrammare le attività e a procedere con cautela. Infatti, le tensioni derivanti dagli attacchi – dall’Iran, dal Libano e le incursioni israeliane – hanno colpito diverse aree della Cisgiordania, imponendo continue interruzioni della vita quotidiana.   Anche gli scambi di esperienze tra Italia e Palestina hanno subito una variazione rispetto al programma iniziale. L’ultima visita in Italia, inizialmente prevista per l’inizio del 2024, è...

Lo scorso agosto abbiamo dato inizio all’anno scolastico 2024-25 con tanta speranza e coraggio. Sorprendentemente, e nonostante strade spesso impercorribili, tutti gli alunni sono tornati con rinnovata gioia ed entusiasmo. Erano stanchi di restare chiusi tra le mura dei loro villaggi perché angosciati da estenuanti controlli militari, non solo nelle loro città ma addirittura nelle loro case!  Il ritorno a scuola ha rappresentato per loro il ricongiungimento con amici e compagni ma soprattutto  è stato un momento per riscoprire la propria dignità: una vera boccata d’ossigeno. Si sono sentiti finalmente di nuovo accolti e “liberi” di muoversi, parlare e stare insieme dopo mesi di solitudine ed emarginazione. Una serenità purtroppo solo apparente: la sera del primo ottobre infatti abbiamo vissuto un momento drammatico mai visto prima. Il cielo, che in un altro contesto sarebbe sembrato pieno di stelle cadenti, era invece illuminato da razzi che passavano veloci sopra le nostre teste. Grazie alla...

Dopo il fatidico 7 ottobre 2023 sono stato rimpatriato in Italia e ho continuato a gestire il progetto Jericho Vale* (sulla produzione di datteri in Palestina) da lontano. Mi piacerebbe condividere alcuni aspetti di questa esperienza decisamente singolare. Vivere per due anni in loco mi ha permesso di creare legami molto forti sia con i colleghi della Fondazione che con i partner locali. Nonostante le barriere linguistiche – non parlo arabo, e gli altri parlano poco inglese – siamo sempre riusciti a mantenere i contatti, sia per questioni professionali che per supporto personale. La fiducia e i legami costruiti negli anni ci hanno aiutato a superare gli ostacoli imposti dal conflitto a Gaza e dalla successiva distanza. Questi rapporti solidi, e allo stesso tempo flessibili, ci hanno permesso di affrontare anche i momenti più critici, nonostante le circostanze difficili. Potete immaginare quindi l’enorme felicità che ho provato quando, lo scorso ottobre,...

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